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Conor McGregor rischia di non combattere più nel 2023

Conor McGregor rischia di non combattere più nel 2023

Conor McGregor dovrebbe fare il suo tanto atteso ritorno nell’ottagono quest’anno, ma il rischio di un posticipo sembra ora alto.

L’ex campione UFC, ricordiamo, è uno dei coach della 31° edizione in corso di The Ultimate Fighter, contrapposto all’ex campione Bellator “Iron” Michael Chandler. I due infatti si dovrebbero affrontare nel tanto atteso dream match sempre quest’anno, una volta terminato il reality della UFC.

Il 2023 dell’irlandese non è iniziato nel migliore dei modi, con le accuse di aggressione ai danni di una donna di 42 anni su uno yacht. Pochi giorni fa, egli è tornato a farsi sentire a livello mediatico dopo aver aggredito un uomo vestito come Burnie, la mascotte dei Miami Heat, durante la quarta partita delle finali NBA.

Ora, sembra che lo stesso Conor McGregor rischi di non fare più il suo ritorno quest’anno come da programma, ma non per la recente questione legale. Ancora una volta, infatti, tale rischio ha a che fare con la USADA.

Perché Conor McGregor rischia di non tornare quest’anno?

Stando a quanto riportato nelle ultime ore da una fonte di Todd Atkins su Verdict MMA, Conor McGregor non ha ancora consegnato un suo campione alla USADA.

La data di scadenza per tale invio è dopodomani. In caso di mancato invio, Conor non potrà competere quest’anno, neanche per UFC 296, ultimo PPV previsto per il 2023.

“McGregor ha ancora 48 ore di tempo per potersi sottoporre al test antidoping della USADA se vuole prendere parte a UFC 296, ultimo evento dell’anno.

Se entro venerdì non non rientrerà nel test di controllo, non potrà combattere nel 2023 come stabilito dal regolamento.”

Averi Walker, direttore delle comunicazione della USADA, ha rivelato che se Conor non invierà il suo campione dovrà aspettare direttamente il 2024 per un nuovo test, a meno di eccezioni.

“Non crediamo che sarà possibile” ha aggiunto Walker.