F1: con il GP del Bahrain passato agli archivi, si può notare un dato interessante per quanto riguarda i motori, sopratutto per la Power Unit Honda.
Guardando i dati del primo gran premio del 2022 sul circuito di Sakhir in Bahrain, vinto da Charles Leclerc e dalla Ferrari, possiamo notare che l’elemento che ha giocato un fattore fondamentale per il risultato della gara è senz’altro l’affidabilità.
Un’affidabilità che è di certo mancata a tutti (o quasi) i motorizzati Honda, da quest’anno ribattezzato Red Bull Powertrains per via della completa gestione da parte di Red Bull sulle componenti inviate dalla casa giapponese.
Infatti ben 3 motorizzati “Red Bull” su 4 sono stati costretti al ritiro a causa di problemi alla propria Power Unit.
F1: i 4 motorizzati Honda sono stati i più veloci
Durante il primo GP di F1 del 2022 però è saltato l’occhio un’altro dato interessante riguardo ai motori forniti da Honda a Red Bull e AlphaTauri.
Nonostante ritiri di Verstappen, Gasly e Perez (il solo Tsunoda è riuscito a vedere la bandiera a scacchi), tutti e 4 i piloti al volante di una vettura con Power Unit Honda (o Red Bull Powertrains) occupano i primi 4 posti delle velocità più alte raggiunte nel punto più veloce del tracciato con:
- Max Verstappen – 327,9 Kmh
- Pierre Gasly – 326,5 Kmh
- Yuki Tsunoda – 326,2 Kmh
- Sergio Perez – 325,8 Kmh
Ma in un campionato di ben 23 gare con sole 3 Power Unit disponibili (stesso discorso valevole per le singole componenti), partire con tre problemi su quattro motori può diventare un grosso campanello d’allarme per i team di Milton Keynes e di Faenza, in un mondo dove l’affidabilità deve andare di pari passo con la competitività.