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Le gare più estreme della Formula 1

Le gare più estreme della Formula 1

In Formula 1 si sono svolti 1101 Gran Premi nell’arco delle 74 edizioni del mondiale, ma quali sono stati i Gran Premi più folli?

Si parla tanto degli impressionanti record stabiliti dai giganti di questo sport come Michael Schumacher, Ayrton Senna, Lewis Hamilton, Niki Lauda e via dicendo. Ma per una volta concentriamoci, piuttosto, sulle gare che sono entrate di diritto nella storia della F1 per via dei loro primati.

Qual è stato il GP con più sorpassi sul bagnato? Qual è stata la gara con il numero più alto di bandiere rosse? Lo andremo a vedere in questo articolo.

Quali sono i record delle gare in Formula 1?

In questo pezzo non andremo a vedere gare iconiche di Formula 1 come l’emozionante GP di Abu Dhabi 2021 dove Max Verstappen ha vinto il mondiale all’ultimo giro ai danni di Lewis Hamilton, o il GP di Brasile 2008 dove è stato proprio Hamilton a vincere il titolo a due curve dalla fine.

Il focus principale lo spostiamo su quelle corse che hanno ottenuto dei primati singolari nel corso delle 74 edizioni di F1. Preparatevi perché sarà una lunga lista di gare.

La gara di Formula 1 con la temperatura più alta: Bahrain 2005

Domenica 3 aprile 2005 è andato in onda il Gran Premio con la temperatura più alta mai registrata. Infatti, i piloti e il pubblico sugli spalti dovettero sopportare la bellezza di 42,5 gradi e con picchi di 44 gradi.

Motori in fiamme per l’eccessivo caldo, piloti che si rinfrescavano con l’acqua durante il pit stop e ben 7 ritiri. Tutto ciò fece sollevare grosse polemiche all’interno dell’ambiente della Formula 1 con tante personalità di spicco contrari a continuare a correre in Bahrain, GP introdotto nel calendario soltanto l’anno prima.

La corsa fu vinta dal giovane spagnolo Fernando Alonso che al termine della stagione andrà a vincere il suo primo mondiale in carriera avanti alla leggenda vivente di Michael Schumacher.

La gara di Formula 1 con la temperatura più bassa: Canada 1978

Domenica 8 ottobre 1978 si è corso il Gran Premio del Canada con soli 5 gradi. Presente come ultimo Gran Premio del mondiale 1978 (vinto da Mario Andretti con la Lotus), gli organizzatori erano indecisi nel dare il via alla gara.

Infatti, già nei giorni precedenti la pista è stata messa alla prova da una forte pioggia, ma le condizioni migliorano il giorno delle qualifiche di sabato con circuito asciutto.

La gara vede dei continui ribaltoni tra il francese Jarier che si ritira per una mancanza d’olio che mette fuori gioco i freni e ad approfittarne è il grande Giles Villeneuve che vince la prima corsa con la Ferrari.

La gara di Formula 1 più lunga della storia: Canada 2011

Si torna ancora in Canada a distanza di 33 anni. Infatti, nel 2011 abbiamo assistito alla corsa più lunga della storia con ben 4 ore e 4 minuti. Nonostante la forte pioggia di Montreal la gara inizia dopo alcuni giri passati dietro la safety car.

Dopo pochi giri l’australiano Mark Webber ha un contatto con una Red Bull e causa l’ingresso della safety car. Lewis Hamilton nel tentativo di superare Michael Schumacher va lungo ad una curva. L’inglese vuole riprendersi la posizione sul rettiline, ma si scontra con Jenson Button causando il secondo ingresso della safety car.

Si riparte anche se la pioggia comincia a diventare sempre più forte. Sia Fernando Alonso che Nico Rosberg non pagano l’azzardo di montare le gomme intermedie e per fortuna per loro la direzione gara espone la bandiera rossa.

Passa oltre un’ora e mezza prima di riprendere con la corsa e assistiamo ad una clamorosa rimonta da parte di Jenson Button finito in ultima posizione dopo un contatto con Fernando Alonso (ritiro per lo spagnolo). Il pilota britannico inizia a guadagnare terreno grazie alle condizioni della pista che migliorano e si ritrova quarto quando Nick Heidfeld causa il rientro della safety car.

Button inizia a crederci sempre di più quando si trova in seconda posizione a meno di un secondo dal giovane Sebastian Vettel. In curva 7 il tedesco cede alla pressione e finisce sull’erba e allora Jenson Button conquista incredibilmente il Gran Premio al termine di 4 ore interminabili.

La gara di Formula 1 più corta della storia: Australia 1991

Il 3 novembre 1991 si corre ad Adelaide l’ultimo Gran Premio del mondiale con il brasiliano Ayrton Senna al settimo cielo per il terzo mondiale vinto in carriera con la McLaren.

Un violento diluvio si abbatte sulla pista diversi minuti prima dell’inizio stabilito. La direzione gara procede con il via, nonostante il circuito fosse palesemente impraticabile.

Diversi piloti non riuscivano non solo ad andare forte, ma a tenere soltanto la vettura in pista. Pertanto, Michael Schumacher, Jean Alesi, Boutsen, Larini si ritirarono dopo pochissimi giri.

Gli unici due piloti che sembrano più a loro agio erano due maestri della pioggia come Ayrton Senna (primo) e Nigel Mansell (secondo), anche se quest’ultimo andò a sbattere contro le barriere nel corso del rettilineo.

Le condizioni continuavano a peggiorare e Senna al termine del giro 16 si sbracciò per cercare di far terminare la gara. Il brasiliano venne ascoltato e la gara fu interrotta dopo 24 minuti di gara.

La gara di Formula 1 con la velocità media più elevata: Italia 2003

Il 14 settembre 2003 va in scena il Gran Premio di Monza con il colombiano Juan Pablo Montoya a solo un punto dall’idolo di casa Michael Schumacher.

La pole position viene portata a casa proprio dal campione tedesco in carica con soltanto 0″051 di distanza dal pilota della Williams. Si preannuncia una grande battaglia il giorno successivo.

Il giorno della gara Montoya ha una voglia infrenabile di finire avanti a Schumacher e gli arriva a meno di un secondo mentre le vetture tornano per la seconda volta ai box. Il colombiano perde oltre un secondo a causa del doppiaggio di Frentzen e da quel momento il ferrarista domina la gara che la andrà a chiudere con una velocità media di 247,586 kph, assurdo.

La gara di Formula 1 con il minor numero di piloti alla partenza: USA 2005

Meriterebbe un capitolo a parte quello che è successo il 19 giugno 2005 allo storico circuito di Indianapolis Motor Speedway.

Un brutto incidente da parte di Ralf Schumacher fa allarmare tutte le scuderie gommate dalla Michelin che capiscono che è molto pericoloso per loro correre su questa pista senza una modifica, in particolare una chicane virtuale. La Ferrari, gommata Bridgestone, non ne vuole sapere e la FIA non autorizza a nessun cambio gomme.

Al termine del giro di ricognizione accade che tutte le vetture con gomme Michelin rientrano nei box non partecipando alla gara che, però, procede regolarmente con soltanto 6 vetture (Ferrari, Jordan e Minardi).

Il pubblico è inferocito per una delle pagine più tristi della storia della Formula 1 e alla fine sarà Michael Schumacher a vincere la corsa.

La gara di Formula 1 con il minor numero di piloti che hanno concluso un GP: Monaco 1996

Solitamente il Gran Premio di Monaco non offre grandi spettacoli, essendo un circuito cittadino ci sono pochi sorpassi e poche sorprese. Tuttavia domenica 19 maggio chi ha guardato il GP si è decisamente divertito.

La pioggia torna ad essere protagonista e al via ben tre piloti finiscono per ritirarsi. Dopo qualche giro è il turno di Michael Schumacher che finisce lungo ad una curva e lo stesso destino subisce il brasiliano Rubens Barrichello.

La pista torna asciutta, però gli incidenti non accennano a fermarsi. Damon Hill rompe il motore; Jean Alesi lo segue a ruota e Villeneuve si tocca con Badoer. Rimangono soltanto in 7, ma a pochi giri dalla fine c’è un tamponamento a 3 che coinvolge Irvine, Hakkinen e Sato.

Scade il tempo massimo delle 2 ore di gara e Olivier Panis vince il Gran Premio seguito da gli altri due piloti che sono riusciti a terminare la gara: David Coulthard e Johnny Herbert.

La gara  di Formula 1 con maggior numero di piloti che hanno concluso il GP: Europa 2011

All’epoca in Formula 1 erano presenti 12 scuderie con quindi 24 piloti ammessi al campionato mondiale. Nel corso del Gran Premio d’Europa organizzato a Valencia nel 2011 si è assistito ad un record: 24 piloti hanno terminato un GP, cosa mai accaduta prima d’ora.

Non era mai accaduto che una corsa di F1 è terminata con 24 vetture. Attualmente non potrebbe accadere dato che i piloti sono 20.

In quel 26 giugno 2011 non ci fu neanche un incidente meccanico o di gara tra i partecipanti del Gran Premio e alla fine Sebastian Vettel si aggiudica la vittoria finendo avanti allo spagnolo Fernando Alonso e all’australiano Mark Webber.

La gara di Formula 1 con più bandiere rosse: Australia 2023

Adesso è arrivato il turno di un Gran Premio recente, precisamente con quello dell’Australia disputato domenica 2 aprile 2023. La gara inizia subito con un contatto tra Lance Stroll e Charles Leclerc con il monegasco che finisce nella ghiaia e deve dire addio alla sua corsa.

Alla ripartenza dopo la safety car Alexander Albon finisce contro le barriere e per poco la sua vettura non viene colpita dalle altre auto in corsa; prima bandiera rossa. Si riparte e al giro numero 54 Kevin Magnussen colpisce il muretto e perde una gomma; seconda bandiera rossa.

Si torna in pista per disputare gli ultimi due giri rimasti e succede il finimondo. Carlos Sainz centra in pieno Fernando Alonso con il due volte campione del mondo che finisce in testacoda. Gasly evita Alonso, ma nel tentativo di rientrare in pista si scontra con il compagno di squadra Esteban Ocon ed entrambi terminano la gara con le macchine nel muro e terza bandiera rossa.

La direzione di gara fa riprendere la gara che finalmente termina con l’ultimo giro rimasto a disposizione e a vincere è ancora una volta Max Verstappen.

La gara di Formula 1 con più sorpassi: Cina 2016

Domenica 17 aprile 2016 va in onda il terzo appuntamento della stagione in Formula 1, un mondiale che vede un’altra volta la sfida per il titolo fra i due piloti Mercedes Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Il tedesco parte in prima posizione, mentre il britannico è costretto a partire dal fondo.

La corsa vede subito un gran numero di sorpassi fin dai primi giri e l’assoluto protagonista non può che essere Lewis Hamilton che riesce a superare molte vetture per poi concludere la gara in settima posizione. Purtroppo per lui, sarà il suo compagno Nico Rosberg a trionfare in Cina.

In Cina quel giorno si supera il record di sorpassi (161) di una gara di F1, primato che era detenuto dal GP in Brasile nel 2012.

La gara di Formula 1con più sorpassi sul bagnato: Olanda 2023

Domenica 27 agosto 2023 va in scena la tredicesima gara del mondiale di Formula 1. È presente ancora una volta la pioggia al circuito di Zandvoort, anche se non è invadente così tanto come lo è stato negli altri Gran Premi che abbiamo visto. Si assiste ad un grande spettacolo in Olanda con il pubblico pronto a sostenere il loro idolo Max Verstappen.

Le telecamere non riescono a inquadrare tutti i sorpassi che accadono a Zandvoort tra cui il folle record di 63 sorpassi avvenuti soltanto in un singolo giro. La pista non ne vuole proprio sapere di asciugarsi e i sorpassi continuano per tutto l’arco del Gran Premio.

Alla fine saranno ben 188 i sorpassi stabilendo il nuovo record e, inoltre, Zandvoort 2023 è diventata anche la gara con più soste ai box (89).

Max Verstappen riesce ugualmente a vincere terminando la corsa con oltre 3 secondi di vantaggio sullo spagnolo Fernando Alonso. Chiude il podio Pierre Gasly con l’Alpine.

La vittoria di Formula 1 con il distacco minimo della storia: USA 2002

Il 2002 è un anno di dominio totale da parte della Ferrari e la dimostrazione più grande avviene al Gran Premio degli Stati Uniti. Michael Schumacher e Rubens Barrichello terminano le qualifiche rispettivamente in prima e seconda posizione con oltre mezzo secondo di distacco dal terzo David Coulthard.

Il giorno successivo i due ferraristi dominano indisturbati la corsa e l’allora campione del mondo in carica Michael Schumacher decide di rallentare per far avvicinare il compagno brasiliano in modo da organizzare un arrivo in parata.

L’obiettivo viene centrato e tagliano insieme il traguardo, ma a vincere fu Rubens Barrichello per soli 0″011. Si pensa che il tedesco si sia confuso riguardo la linea del traguardo, ma Schumacher ammette di aver rallentato di proposito per far vincere il brasiliano per ringraziarlo del favore ricevuto in Austria.

La qualifica di Formula 1 con il distacco minimo: Europa 1997

Il 26 ottobre 1997 è un giorno iconico per la Formula 1. Il tedesco Michael Schumacher arriva all’ultimo appuntamento della stagione con un punto di vantaggio sul canadese Jacque Villeneuve.

Si è logicamente tesi fin dalle qualifiche con Jacques Villeneuve che firma il suo giro più veloce a 1’21″072. Dopo un quarto d’ora è Michael Schumacher a registrare il suo stesso tempo, ma non è finita qui. Infatti, anche Heinz-Harald Frentzen termina la qualifica con 1’21″072.

Ci sono quindi tre piloti con lo stesso tempo e, in base al regolamento della FIA, la pole viene assegnata a Jacque Villeneuve per aver stabilito per primo il tempo migliore.

Il giorno successivo si assiste a dei continui cambi di posizione tra Jacques Villeneuve e Michael Schumacher fino a quando il tedesco, in evidente difficoltà, nel tentativo di non farsi superare ad una curva, finisce per centrare in pieno il canadese.

Villeneuve riprende la sua corsa e termina la corsa in terza posizione, mentre la macchina del tedesco rimane nella ghiaia e abbandona i suoi sogni di gloria. Sfuma nuovamente il mondiale per la Ferrari e Michael Schumacher successivamente viene squalificato dalla FIA che ha giudicato intenzionale la manovra del ferrarista ai danni di Villeneuve.

La gara di Formula 1 con il podio più giovane: Brasile 2019

Il 17 novembre 2019 va in onda il Gran Premio del Brasile, quasi al termine di una stagione di Formula 1 dominata in lungo e in largo dal solito Lewis Hamilton.

Tuttavia, quello non sembra essere il giorno della Mercedes con Bottas che deve ritirarsi per un problema tecnico e Hamilton che non riesce ad andare oltre la settima posizione. Non è neanche il giorno della Ferrari, nonostante la prima fila per Charles Leclerc che al giro 65 si scontra con il compagno Sebastian Vettel.

In un Gran Premio ricco di colpi di scena è Max Verstappen a tagliare per primo il traguardo, seguito dal francese Pierre Gasly e dallo spagnolo Carlos Sainz Jr. La gara segna il record del podio più giovane della storia della F1 con l’età media di 23 anni, 8 mesi e 23 giorni.

Per rivivere tutte queste emozionanti corse, potete trovare una  TOP 10 su YouTube realizzata proprio dalla Formula 1.