GSP, alla luce dei fatti di cronaca recenti, ha detto la sua in merito al trash-talking.
Il trash-talking, fenomeno divenuto fondamentale nelle MMA anche con l’avvento di Conor McGregor, è la scomoda pratica di insultare l’avversario in varie occasioni, andando a giocare con la sua mente e cercando di farlo vacillare, in vista di un incontro.
Da sempre esistito nel mondo dello sport, ad oggi sta diventando sempre più una prerogativa del fighter medio che deve, grazie ad una legge non scritta, essere bravo sia nell’ottagono che fuori.
GSP: “I ragazzi la prendono troppo sul personale”
Tutto questo sarebbe anche giusto, andando a calcolare l’emozione del momento e considerando la volontà di trasformare lo sport in spettacolo.
Il problema sorge quando, come avvenuto di recente fra Masvidal e Covington, il trash talk esce dall’ottagono e si riversa per le strade.
La recente cronaca ha portato i massimi esperti di MMA a commentare l’evento e, fra questi, vi è anche il leggendario Georges St-Pierre.
“Io penso che oggi la prendano tutti sul personale. Personalmente non ho mai ascoltato il mio avversario, è una questione di business e l’ho sempre considerata tale.”
GSP ha poi continuato: “Anzi, molte volte ho ringraziato anche i miei avversari, perché con la loro ferocia hanno contribuito, assieme a me, a costruire degli incontri spettacolari.
È tutta una questione di soldi, alla fine, e più soldi fanno bene al business.”