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Helmut Marko commenta la retrocessione di Lawson

Helmut Marko commenta la retrocessione di Lawson

Helmut Marko commenta aspramente l’esperienza di Lawson alla Red Bull dopo lo scambio con Yuki Tsunoda e il suo ritorno alla Racing Bulls.

Il senior advisor di Red Bull Helmut Marko è stato molto critico riguardo la brevissima esperienza di Lawson come secondo pilota della scuderia austriaca; esperienza che si è conclusa con il ritorno di Lawson alla Racing Bulls e alla promozione di Yuki Tsunoda alla Red Bull.

Il pilota giapponese sarà chiamato all’impresa: non deludere le aspettative di Red Bull considerato il caos che si è creato in questi giorni (e in questi mesi) e le caratteristiche della monoposto (decisamente troppo personalizzata per le esigenze di Verstappen, considerato che è l’unico che riesce a guidarla decentemente) sarà infatti una fatica erculea a tutti gli effetti.

La decisione dello scambio è stata accolta con grande perplessità dai tifosi e dagli addetti ai lavori, considerato quanto la scuderia sembrasse puntare su Lawson. Invece, sentendo le parole di Helmut Marko, è evidente come la scelta del giovane pilota neozelandese non fosse poi così convinta.

Helmut Marko ammette lo sbaglio nella scelta di Lawson

Helmut Marko ha offerto il suo punto di vista sulla situazione nel corso di un’intervista per OE24. L’ex pilota ha dichiarato:

Yuki era troppo inconsistente, per questo abbiamo scelto Lawson all’unanimità. Poi però quest’ultimo si è dimostrato incapace di competere sotto pressione. Le cose poi sono peggiorate ulteriormente: era come un pugile massacrato dai colpi, è molto difficile uscire da una situazione del genere. Da un certo punto di vista, abbiamo sbagliato a sceglierlo.

Marko quindi scarica tutte le colpe sul pilota (senza parlare della turbolenta situazione interna di Red Bull), definendo la sua scelta come un semplice errore di valutazione. L’informazione più importante da trarre da queste dichiarazioni è poi la totale sfiducia nei confronti di Tsunoda, ora chiamato a risolvere i problemi di una scuderia che in realtà non lo vuole affatto.

Il prossimo GP di Suzuka darà sicuramente indicazioni più precise, ma il futuro del secondo pilota Red Bull sembra più incerto che mai.