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Intervista a Gloria Peritore prima di Roma Boxing Night

Intervista a Gloria Peritore prima di Roma Boxing Night

Gloria Peritore, pluricampionessa di kickboxing, ha accettato di fermarsi a parlare con The Shield Of Sports prima del suo match di boxe di venerdì.

Alla Roma Boxing Night organizzata da OPI Since 82, Gloria Peritore disputerà il suo terzo match da pugile professionista nel co-main event. Ella stessa è stata autrice di una notevole transizione dalla kickboxing alla boxe, come dimostrato nei due match precedenti.

A marzo, ricordiamo, vinse il suo debutto ai punti contro Chiara Giselle Insaurralde, mentre a maggio disputò un match contro Giacoma Cordio risultato in un pareggio su verdetto non unanime dei giudici.

Questo venerdì, invece, Gloria Peritore sarà impegnata in un incontro sul limite delle 8 riprese nei pesi gallo. Inizialmente avrebbe dovuto affrontare Evelin Camporeale, la quale però ha dato recentemente forfait.

La nostra intervista a Gloria Peritore

Dopo aver intervistato i due main eventer della card di venerdì, Casamonica e Santini, abbiamo il piacere di avere con noi la leggenda italiana della kickboxing globale, nonché pluricampionessa del mondo, Gloria Peritore.

Venerdì sera, Gloria Peritore affronterà Antonina Cuti, chiamata in short notice per sostituire Evelin Camporeale dopo il suo forfait.

Ciao Gloria! Mancano pochi giorni al tuo terzo match sul ring di boxe. Come sono andati i preparativi?

“Molto bene. In estate non mi sono fermata molto con il pensiero di rientrare sul ring ad ottobre, quindi mi sono trovata agevolata sotto il punto di vista atletico.”

Nel tuo ultimo match, sulla distanza delle 6 riprese, hai pareggiato con Giacoma Cordio su verdetto non unanime. Ti ha sorpreso molto, giusto?

“Sì, sorpreso e un po’ intristito lì per lì. Perché noi atleti/e ci mettiamo l’anima in questo sport e credo che quel verdetto sia stato dato con molta, molta leggerezza, senza tener conto dell’incisività e dell’efficacia dei colpi portati a segno, come dovrebbe essere nel pugilato professionistico.

Ma da quel match ho imparato molto, quindi lo accetto e vado avanti per la mia strada.”

Nel tuo prossimo incontro, questo venerdì, affronterai Evelin Camporeale sulla distanza delle 8 riprese. Che andamento prevedi per questa contesa?

“In realtà l’avversaria ha dato forfait solo qualche giorno fa, e credo senza alcuna motivazione valida, aveva anche pubblicato la nostra locandina.

In ogni caso il mio manager ha prontamente trovato una nuova avversaria, ex kickboxer, che fortunatamente ha accettato subito, quindi la mia nuova avversaria è Antonina Cuti.”

Forse è un po’ presto per parlarne, ma riguarda il titolo italiano. Punti a salire nei supergallo per ottenere una title shot, vista l’assenza di cinture nella categoria attuale?

“Sinceramente lascio questa scelta ai miei coach, Manuele e Milo Raini e alle scelte del mio manager, Alessandro Cherchi.

Io anche nella kickboxing non mi sono mai fatta problemi per cambiare categoria, ad esempio Oktagon l’ho sempre disputato a 57 pesando 54.

Credo che loro abbiano già in mente i prossimi obiettivi, io sono totalmente focalizzata agli 8 round di venerdì e ci penserò step by step.”

Parliamo di un progetto che ti sta a cuore: The Shadow Project. Nell’ultimo periodo è cresciuto molto e sta facendo pian piano il giro dell’Italia. Vorreste estenderlo anche a livello europeo non appena sarà il momento?

“Sono felice perché dopo 3 anni di lavoro ‘nell’ombra’ per citare proprio il nome dell’associazione, The Shadow Project sta diventando un punto di riferimento nel panorama italiano.

Credo che con l’entrata in scena di Luigi Busà, campione olimpico di Karate, possiamo pensare un giorno di espanderci anche all’estero. Lui ha preso molto a cuore il progetto, passando dall’essere testimonial a parte attiva, un po’ come tutte le persone che entrano a farne parte.

Vogliamo far conoscere gli sport da combattimento a quante più persone possibili, con il fine di aiutare: il 25 novembre a Roma terremo un evento molto grande, di cui ancora non posso spoilerare. Ovviamente siete invitati/e!”

Un altro recente progetto non-profit a livello internazionale è FIGHTSTORY, fondato da Angela Lee per supportare chi nel mondo degli sport da combattimento lotta con problemi di salute mentale. È un altro segno che questo settore sta compiendo grandi passi nel sensibilizzare sugli argomenti sociali?

“Sì, FIGHTSTORY un po’ come The Shadow Project, dimostra come gli sport da combattimento possono essere uno strumento di aiuto, perché rappresentano tutti quegli elementi che le persone possono tirare fuori anche nella vita nei momenti di difficoltà: resilienza, coraggio, andare avanti nonostante il dolore.

Angela Lee ha tradotto la tragedia successa in famiglia in un progetto per aiutare gli altri, credo ci voglia una forza immensa, è da ammirare.”

C’è qualche nome in particolare che vorresti affrontare prossimamente, pugile o kickboxer?

“No, non ho dei nomi ‘in testa’ sinceramente. Il mio sogno è arrivare a disputare delle sfide a livello internazionale come nella kickboxing, e affronterò qualsiasi avversaria e match necessari per arrivarci.”

 

Ringraziamo ancora Gloria Peritore per aver accettato il nostro invito in vista del suo match di venerdì, e le auguriamo buona fortuna.

Ricordiamo che è possibile trovare maggiori informazioni su The Shadow Project, il progetto di Gloria Peritore dedito alla prevenzione della violenza, sul suo sito ufficiale.

 

 

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