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ISSF: Le elezioni si infiammano

ISSF: Le elezioni si infiammano

La ISSF, ente mondiale per gli sport di tiro, è a pochi giorni dalle sue elezioni per vedere chi sarà il prossimo presidente.

Luciano Rossi e Vladimir Lisin, tra le polemiche, si ripresenteranno a quattro anni di distanza dal primo capitolo, che ha visto il russo vincere per soli quattro voti.

A gettare ulteriore benzina sul fuoco in merito alla questione c’è anche l’inserimento di Alexander Ratner, che ha deciso di difendere il presidente in carica.

 

Le elezioni ISSF si fanno sempre più calde

Il prossimo 30 Novembre ci saranno le elezioni della ISSF, la massima autorità per gli sport di tiro, che vedrà presenti Vladimir Lisin e Luciano Rossi come quattro anni fa, quando il russo vinse per quattro voti, non senza polemiche.

Anche quest’anno il presidente della FITAV, ex numero due della federazione internazionale per tanti anni, sarà presente alle elezioni, ma le polemiche non si placano, a partire dal legami di Lisin con Putin, ma la situazione attorno alla selezione del prossimo presidente si è infiammata a causa del segretario generale, Alexander Ratner, che ha deciso di schierarsi nei confronti dell’attuale presidente.

In quei 20 anni in tutti i verbali delle riunioni del Comitato Esecutivo non c’è una sola menzione di idee o innovazioni da lui presentate, nessuna proposta sull’ottimizzazione del programma delle competizioni o sulla modifica degli eventi. E non ha pronunciato una sola parola sulla trasparenza dell’amministrazione o sulla politica finanziaria, né ha portato personalmente un solo sponsor alla ISSF”, è la tesi presentata da Ratner contro il candidato italiano, che ha risposto a suo modo alle accuse:

Credo che quanto scritto dal signor Ratner abbia avuto un impatto negativo su diverse federazioni e non voglio nemmeno replicare. Ma dico che il rapporto tra il signor Vladimir Lisin e il governo di Putin è stato evidenziato e divulgato da fonti autorevoli. Eppure, il fatto che un organismo ‘imparziale’, quale dovrebbe essere il Segretario Generale, si sia formalmente attivato, e in tali termini, a favore un candidato e contro un altro è estremamente grave. Dal mio punto di vista un’interferenza così immorale fornisce ulteriori prove su come l’ISSF sia effettivamente amministrata: è il momento di cambiare“.

L’appuntamento del 30 Novembre a Sharm-el-Sheik, in Egitto, vedrà di fronte due dei nomi più significativi per gli sport di tiro, in un ambiente che non lascia spazio alla riservatezza e alla tranquillità.