Jack Miller ha raccontato la parte brutta delle corse in Moto. Si è rotto circa 30 ossa e ha visto morire diversi amici.
Il pilota australiano oltre ad essere un grande pilota è anche molto apprezzato per le sue dichiarazioni senza peli sulla lingua e non è mai banale. Questa volta ha parlato della brutalità delle corse con le Moto.
Si sa, è uno sport molto pericoloso, ogni anno accadono incidenti spaventosi e capita che qualcuno si fa molto male, altri purtroppo perdono la vita. Jack Miller questo lo sa benissimo dato che corre da quando aveva soltanto 7 anni.
Jack Miller racconta la brutalità delle Moto
Jack Miller ha approfittato della pausa della MotoGP per rilassarsi in vacanza e ha anche rilasciato alcune dichiarazioni, come in questo caso a ‘GQ’.
L’australiano ha parlato del lato negativo delle moto: “Ricordo che quando correvo in Australia prima di ogni gara ti dicevano che potevi morire, che la tua moto avrebbe potuto avere problemi, insomma, ti preparavano al peggio”.
Miller prosegue: “Nella mia carriera, fino a questo momento, mi sono rotto 30 ossa. Ho visto morire diversi amici, non è una cosa bella, ma purtroppo è questo il rischio”.
Nonostante questo rischio Jack ha detto di non aver mai pensato di smettere di correre perché è una cosa che ama e non ci pensi più di tanto al fatto che puoi perdere la vita.
Jack Miller attualmente è settimo nella classifica generale con 79 punti guadagnati. Dopo aver corso per alcuni anni con la Ducati, quest’anno è in sella alla KTM, l’unica che cerca di tenere testa alla Ducati.
La MotoGP torna nel primo weekend di agosto con il Gran Premio di Silverstone, in Gran Bretagna. Il campione del mondo in carica Francesco Bagnaia guida la classifica con 35 punti di vantaggio sullo spagnolo Jorge Martin e 36 sul connazionale Marco Bezzecchi.
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