Kobe Bryant può finalmente riposare in pace, grazie al rimborso all’ex moglie Vanessa di 20 milioni di dollari per lo scandalo delle foto dell’incidente.
La contea di Los Angeles ha accettato di pagare 19,95 milioni di dollari ai querelanti nel recente processo sulla pubblicazione delle foto raccapriccianti dell’incidente in elicottero che ha ucciso la
leggenda dell’NBA nel gennaio 2020.
L’accordo raggiunto da Vanessa, per quasi 20 milioni di dollari, assolve tutte le controversie in corso o le future richieste di risarcimento da parte sua o della sua famiglia, nell’incidente, dove
ricordiamo, ha perso marito e figlia.
Vanessa Bryant aveva portato il caso in tribunale federale il mese scorso dopo aver fatto causa alla contea per violazione della privacy.
L’accusa sosteneva che i dipendenti dello sceriffo e dei vigili del fuoco della contea hanno usato i loro telefoni personali per condividere e mostrare le foto dei loro familiari morti sulla scena
dell’incidente, pur non avendo un motivo legittimo per farlo.
Kobe Bryant ora può riposare in pace
Kobe Bryant, il consiglio dei supervisori della contea ha autorizzato all’unanimità l’accordo con la famiglia dell’ex cestista.
“Riteniamo che l’accordo di 19.950.000 dollari raggiunto sia equo e ragionevole per tutte le parti coinvolte“, ha dichiarato Mira Hashmall, partner dello studio legale Miller
Barondess e principale consulente legale della Contea di Los Angeles nel caso Kobe Bryant.
“Questo importo include il verdetto di 15 milioni di dollari assegnato dalla giuria federale e risolve tutte le questioni in sospeso relative alle richieste di risarcimento statali pendenti, alle future
richieste dei bambini, alle parcelle degli avvocati e ai costi. Ci auguriamo sinceramente che questo accordo aiuti la famiglia Bryant e i suoi figli ad andare avanti con le loro vite“.
L’anno scorso la contea ha accettato di pagare 1,25 milioni di dollari, cifra ritenuta inadeguata dalla famiglia Bryant che ha deciso di portare il loro caso in tribunale, dove una giuria di nove
persone ha stabilito che il loro diritto costituzionale di controllare le immagini della morte dei membri della famiglia era stato violato dai dipartimenti dello sceriffo e dei vigili del fuoco
A sua difesa, la contea ha dichiarato che le foto non sono mai state pubblicate online e sono state cancellate subito dopo l’incidente per evitare che si diffondessero ulteriormente.