I Playoff NFL, dopo un’entusiasmante settimana di Wild Card, avanzano al turno, a detta di molti, più entusiasmante, ovvero il Divisional Round.
Le otto squadre rimanenti si affronteranno in scontri che promettono spettacolo e tensione. Kansas City Chiefs e Detroit Lions, grazie al turno di riposo ottenuto come teste di serie, ospiteranno rispettivamente gli Houston Texans e i Washington Commanders.
Le altre due sfide vedranno i Los Angeles Rams, reduci da una vittoria sorprendentemente dominante contro i Minnesota Vikings, opposti ai Philadelphia Eagles, e la partita di cartello del weekend tra Buffalo Bills e Baltimore Ravens.
Calendario del Divisional Round:
- Kansas City Chiefs vs Houston Texans: Sabato 18 gennaio alle 22:30.
- Detroit Lions vs Washington Commanders: Domenica 19 gennaio alle 2:00.
- Philadelphia Eagles vs Los Angeles Rams: Domenica 19 gennaio alle 21:00.
- Buffalo Bills vs Baltimore Ravens: Lunedì 20 gennaio alle 00:30.
Andiamo ad analizzare le due sfide della NFC.
Detroit Lions (15-2) – Washington Commanders (12-5)
Con il vantaggio della settimana di riposo, i Detroit Lions arrivano alla partita contro i Washington Commanders in una posizione di netto favore.
La stagione dei Lions è stata segnata da numerosi infortuni, che tuttavia non ne hanno compromesso l’andamento in campionato. Il merito va soprattutto al coaching staff, guidato da Dan Campbell, ormai alla sua quarta stagione alla guida della squadra.
Campbell è riuscito a trasmettere una filosofia e una cultura del tutto in contrasto con quella storicamente associata ai Lions, una delle franchigie più longeve della NFL, ma anche tra le più perdenti.
I Lions hanno chiuso la regular season con 15 vittorie, un risultato straordinario considerando la difficoltà della NFC North, una delle division più competitive dell’anno, che ha visto ben tre squadre qualificarsi ai Playoff NFL.
Questo successo è stato ottenuto nonostante l’assenza di elementi chiave, tra cui spicca il defensive end Aidan Hutchinson, fuori per infortunio dopo poche settimane dall’inizio della stagione, e il cui ritorno potrebbe essere possibile soltanto in caso di vittoria di Detroit.
La capacità di Detroit di rimanere competitiva è dovuta soprattutto all’intensità con cui affronta ogni partita, sia in attacco che in difesa. Uno dei principi fondamentali del team di Campbell è quello di essere la squadra più fisica in campo, un obiettivo costantemente raggiunto nel corso della stagione.
A conferma di questo, molte squadre che hanno affrontato i Lions hanno registrato un evidente calo di rendimento nella settimana successiva, anche contro avversari meno temibili.
La difesa, nonostante l’assenza in Injury Reserve di 12 giocatori complessivamente, si è distinta per un approccio corale, mentre l’attacco può contare su un Jared Goff solido e in grado di orchestrare al meglio i vari ingranaggi.
Gibbs dovrebbe riaccogliere Montgomery nel backfield tornando a formare il duo più esplosivo della lega dietro una una delle migliori linee offensive della NFL.
St. Brown, Williams, Hockenson e Tim Patrick – quest’ultimo una piacevole sorpresa – hanno offerto contributi fondamentali, aiutati dall’imprevedibilità delle chiamate di Ben Johnson, rendendo la coperta troppo corta per qualsiasi difesa.
Dall’altra parte, i Washington Commanders hanno raggiunto il Divisional Round superando i Tampa Bay Buccaneers con un calcio decisivo negli ultimi secondi. Una vittoria sofferta, ma significativa, per una squadra che all’inizio della stagione non era considerata tra le favorite per arrivare così lontano.
Il merito di questo successo va al lavoro del coach Dan Quinn e dell’offensive coordinator Kliff Kingsbury, oltre che all’exploit del quarterback rookie Daniels, che ha ampiamente superato le aspettative.
Daniels, considerato tra i migliori prospetti del Draft, ha giocato infatti una stagione eccellente, dimostrandosi efficace sia nel gioco aereo, dove ha saputo sbloccare l’inesplorato potenziale di McLaurin, che in quello di corsa.
Oltre a McLaurin, asceso tra i migliori ricevitori della NFL, Daniels e Kingsbury hanno saputo sfruttare al meglio l’esperienza di Ertz, tornato a brillare dopo alcune stagioni in declino.
La difesa dei Commanders ha giocato in maniera ordinata contro i Bucs, sapendo sfruttare gli errori della controparte. Tuttavia, l’attacco dei Lions rappresenta una minaccia di tutt’altra portata rispetto a quello di Tampa Bay.
Detroit è chiaramente favorita non solo per il Divisional Round, ma per il proseguimento dei Playoff NFL lato NFC. Washington ha però dimostrato nel corso della stagione di essere una squadra imprevedibile, capace di mettere in difficoltà qualsiasi avversario e di rimanere competitiva fino all’ultimo.

Philadelphia Eagles (14-3) – Los Angeles Rams (10-7)
Gli Eagles hanno superato agevolmente la sfida contro i Green Bay Packers, conquistando una vittoria meritata grazie a una prestazione efficace e metodica sia in attacco che in difesa.
L’attacco di Philadelphia ha incontrato alcune difficoltà nella fase centrale di gara, dovute principalmente alle coperture elaborate della difesa di Green Bay. Nonostante un inizio scoppiettante, Jalen Hurts ha faticato successivamente a mettere la partita al sicuro da subito.
Tuttavia, quando gli Eagles hanno scelto di puntare sul gioco di corsa, la loro arma più efficace grazie alla presenza di Saquon Barkley e di una delle migliori linee offensive della NFL, i Packers non hanno saputo controbattere, né difensivamente dove gioco-forza han dovuto dispiegare molte più risorse per arginare i danni, subendone le conseguenze sul gioco aereo, sia offensivamente dove non sono mai riusciti a impensierire seriamente la difesa Eagles.
La difesa di Philadelphia è stata infatti la vera sorpresa, capace di dominare completamente l’attacco di Green Bay. Jordan Love è stato messo sotto costante pressione, e costretto a numerosi errori, e i Packers, decimati dagli infortuni prima e durante la partita, non hanno saputo innescare il proprio gameplan con continuità.
Dopo una stagione sorprendente e una convincente prestazione nel primo turno di Playoff NFL, gli Eagles si presentano al Divisional Round come una delle candidate più credibili per puntare alla finale di Conference.
Dall’altra parte, i Los Angeles Rams, reduci da un inizio di stagione disastroso, hanno confermato l’ottima ripresa ottenendo una vittoria convincente contro i Minnesota Vikings, autori di una straordinaria stagione da 14 vittorie e solo tre sconfitte.
La sconfitta dei Vikings segna un evento storico, essendo la prima volta che una squadra con 14 successi in stagione viene eliminata al primo turno di Playoff NFL. Sebbene Minnesota abbia giocato al di sotto del proprio standard, in particolare il quarterback Sam Darnold, i meriti vanno completamente ai Rams.
I Rams, costretti a giocare a Glendale in Arizona a causa degli incendi che stanno colpendo la città di Los Angeles, hanno messo in campo un piano di gioco impeccabile per neutralizzare l’attacco dei Vikings.
Nella fase offensiva, invece, si sono affidati all’esperienza del solito Matthew Stafford, capace di distribuire palla ai numerosi target della squadra, pur senza offrire una prestazione altisonante dal punto di vista statistico.
Nonostante partano da sfavoriti, i Rams hanno dimostrato negli anni di avere la tenuta mentale e l’esperienza necessarie per affrontare le sfide più difficili, corroborate dalle due apparizioni al Super Bowl in tempi recenti, una vinta e una persa.
Tuttavia, il viaggio da Los Angeles a Philadelphia e la necessità di affrontare un clima freddo, molto diverso da quello californiano, complicheranno ulteriormente il loro compito al Divisional Round.
Inoltre, gli Eagles rappresentano un avversario di alto livello, ma Los Angeles ha dimostrato di avere le capacità, il talento e i giocatori per poter ambire a un upset, a patto che tutta la squadra sia coesa e ben sincronizzata.
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— NFL (@NFL) January 14, 2025