Titus Ekiru ha corso in occasione della maratona di Milano con ritmi stratosferici e il tempo del keniota è impressionante: 2h02’57”, miglior crono mondiale dell’anno. Nel 2021 nessuno come lui.
La grande vittoria di Titus Ekiru
Questo è pacifico anche per Eliud Kipchoge, che aveva corso un mese fa in Olanda in 2h04’30” e che rimane ancora detentore del record del mondo per solo poco più di un minuto, 2h01’39” stabilito nel 2018, da quello del suo connazionale nella giornata di ieri 16 maggio 2021 nella maratona di Milano. Il campione della maratona è avvisato dunque.
Titus Ekiru ha attaccato al 35esimo chilometro, lasciando dietro di se un plotoncino di keniani che ha poi completato il podio. Dietro a Ekiru si è piazzato Reuben Kipyego in 2h03’55”, personal best, e l’altro connazionale Barnabas Kiptum in 2h04’17”. In generale dunque è stata una maratona corsa a ritmi molto elevati. Oltre a quest’ultimi due del secondo e terzo posto, tra gli uomini sono stati addirittura in cinque a restare sotto il muro della 2h05’00”.
Castello Sforzesco, Arena Civica intitolata a Gianni Brera, Parco Sempione e piazza Cannone. Nello splendido percorso anche Hiwot Gebrekidan Gebremaryam e 14 altre atlete sotto le 2h 30′.
Forse merito delle scarpe di nuova generazione, di un percorso velocissimo, del clima ideale – fresco e asciutto alla partenza, alle 6:30, con la temperatura di 13° C – fatto sta che non si era mai corso così veloce in Italia e non si era mai corso così veloce in nessuna parte del mondo. Tra gli uomini, il trionfo di Titus Ekiru, e il dominio di Gebremaryam Hiwot Gebrekidan tra le donne, portano con la somma del tempo del vincitore kenyano e di quello della vincitrice etiope la Milano Marathon al settimo posto tra le maratone più veloci di sempre.
Tempi da record infatti ci sono stati anche fra le donne. L’etiope Hiwot Gebrekidan Gebremaryam ha vinto con 2h 19′ 34″, seguita dalle keniane Racheal jemutai Mutgaa (2h 22′ 50″) ed Eunice Chebet Chumba (2h 23′ 10″). In totale sono 15 atlete scese sotto il muro delle 2h 30′. Diciassettesima Anna Incerti (Fiamme Azzurre), prima fra le italiane con 2h 31′ 17″ mentre il primo italiano in classifica è stato Alessandro Giacobazzi, 29esimo, con un tempo di 2h 17′ 36″.
Percorso veloce insomma quello della maratona di Milano: circuito che accarezzava il Castello Sforzesco e l’Arena Civica intitolata a Gianni Brera e costeggiava Parco Sempione. Lunghi rettilinei, poche curve secche. Ideale per mettere a frutto le nuove scarpe che sfruttano il carbonio. Passaggi ideali fino al 30esimo km. Da lì ha cominciato a dettar legge Titus Ekiru. Gli ha resistito Reuben Kipyego fino al 35esimo km, poi l’assolo, esagerando forse a un certo punto e pagando quindi qualcosa, poco, alla fine quando le falcate dirigevano di nuovo verso il punto di partenza, il traguardo in piazza del Cannone.