ONE ChampionshipMMA

Angela Lee ha tentato il suicidio nel 2017

Angela Lee ha tentato il suicidio nel 2017

Angela Lee, la campionessa dei pesi atomo di ONE, si è aperta in merito alla sua salute mentale e ha raccontato di aver tentato il suicidio.

I fratelli Lee, Christian, la stessa Angela e la compianta Victoria hanno lasciato il segno in poco tempo nelle loro rispettive carriere in ONE Championship, nonostante alcuni problemi nel privato.

“Unstoppable” ha aperto di recente un delicato capitolo della sua vita e ha parlato in particolar modo dell’incidente stradale avvenuto nel novembre del 2017. Allora, il presidente Chatri Sityodtong affermò che Angela si era addormentata alla guida.

Tuttavia, a circa 9 mesi dalla scomparsa della sorella Victoria, Angela ha recentemente parlato dei suoi problemi di salute mentale e ha rivelato che con quell’incidente di quasi 6 anni fa cercò di togliersi la vita.

Perché Angela Lee ha tentato il suicidio?

Nelle interviste recentemente rilasciate su The Players’ Tribune e sui canali di ONE Championship, nelle quali ha rivelato anche le vere cause delle morte di Victoria, la campionessa Angela Lee ha raccontato il tentato suicidio avvenuto prima della sua difesa titolata in programma contro Mei Yamaguchi.

“Il mio incidente stradale nel novembre del 2017 non fu un vero e proprio incidente. E’ stato un tentato suicidio.

Mi stavo preparando per l’ultima difesa titolata dell’anno, quando lo stress, la pressione e le aspettative hanno cominciato a fondersi in qualcosa di pesante. Vedevo questo match in fondo al tunnel come il più importante della mia vita.

Se ripenso ad allora, avevo tutto che desideravo, nulla di cui mi dovrei lamentare, ma non riuscivo a realizzarlo del tutto. Mi trovavo in una situazione in cui tagliare il peso era per me la cosa più importante al mondo.”

Angela Lee ha raccontato di essere stata terrorizzata dal pensiero che una sconfitta potesse significare la perdita di tutto, descrivendo tale sensazione come un’arma a doppio taglio che avrebbe portato a un’eterna vergogna.

Terrorizzata dal pensiero di non riuscire a tagliare il peso prima del match, Angela commise autolesionismo per evitare l’incontro: cercò di rompersi il braccio prima di tentare il suicidio con l’incidente.

“Avevo premuto con tutta forza sull’acceleratore. Non so a che velocità stavo andando, volevo schiantarmi contro il parapetto. Ricordo che avevo sterzato improvvisamente e colpito qualcosa prima di rotolare con l’auto. Quando riaprii gli occhi, ero sotto sopra e c’era vetro infranto ovunque. Restai a testa in giù per un po’, il tempo di realizzare ciò che era successo.”

Dal momento della conseguente guarigione, Lee ha continuato a testa alta le sue battaglie nell’ottagono e nella vita privata, e si è attivata nel supportare altre persone in lotta con problemi di salute mentale.

Dopo la tragica scomparsa della sorella Victoria, Angela Lee ha creato Fightstory, un progetto non-profit dedito a queste problematiche.

 


 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da ONE Championship (@onechampionship)