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Ciclismo doping: per Johan Bruyneel quasi tutti erano dopati

Ciclismo doping: per Johan Bruyneel quasi tutti erano dopati

Nel ciclismo si è sempre discusso molto riguardo l’uso del doping da parte degli atleti e Johan Bruyneel rivela delle dichiarazioni schock.

Il mondo del ciclismo venne scosso profondamente quando Lance Armstrong venne trovato positivo da parte dell’agenzia antidoping Usada – ora anche impegnata a tenere il più pulito possibile l’Ultimate Fighting Championship – ormai dieci anni fa.

Il corridore americano pagò a caro prezzo le sue irregolarità commesse durante il corso della sua carriera. Infatti, gli vennero tolti tutti i risultati sportivi ottenuti dal 1998 in poi, compresa la cancellazione dei 7 Tour de France vinti consecutivamente dal 1999 al 2005. Venne squalificato a vita, nel 2018, anche il suo ex direttore sportivo Johan Bruyneel.

Sono tutti dopati nel ciclismo?

Johan Bruyneel non crede che tutti gli atleti siano dopati nel ciclismo, ma dichiara che nei primi anni Duemila la stragrande maggioranza ne faceva uso.

Lo ha detto alla testata belga ‘Het Laatste Nieuws’: “Alcuni pensano che il doping l’abbia portato Armstrong nella fine degli anni Novanta e che sia scomparso di colpo quando è stato condannato; non c’è niente di più falso”.

Bruyneel aggiunge: “Agli inizi degli anni Duemila i corridori avevano due strade per cercare di tenere il passo: assumere EPO oppure sfidare gli altri senza nessun aiuto. Penso che il 90% dei ciclisti si dopava. Chi arrivava decimo, ventesimo, trentesimo o cinquantesimo si dopava, sicuro”.

 

 

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