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Classifiche Tennis-calcolo Ranking ATP “nuovo” dal 23 Agosto

Classifiche Tennis-calcolo Ranking ATP "nuovo" dal 23 Agosto

Nelle classifiche Tennis come in quelle di molti altri sport è facile intuire i grossi disagi causati dall’emergenza Coronavirus. Nel 2020 sono stati tantissimi i tornei cancellati (i casi più clamorosi sono quelli di Wimbledon e di alcuni 1000 come Montecarlo, Madrid e Shanghai), altri sono stati spostati in date inusuali (basti pensare a Roma e al Roland Garros).

L’ATP è venuta incontro ai giocatori, ed ha deciso di “cristallizzare” i risultati ottenuti nel 2019: in altre parole, se un giocatore non partecipava all’edizione 2020 di Parigi-Bercy avrebbe potuto comunque contare ancora sui punti ottenuti nell’edizione 2019. Insomma, si sarebbero potuti soltanto guadagnare punti (in caso di miglior risultato rispetto all’anno precedente) e non perderne.

Classiche Tennis prima del Covid

Le Classifiche Tennis rientravano prima del Covid nell’idea di ranking tenente conto dei risultati degli ultimi 12 mesi. L’era “Open”, nel tennis, era partita ufficialmente nel 1972 quando fu istituita l’Association of Tennis Professionals, conosciuta con l’acronimo di ATP. Il tour nel corso degli anni ha subito modifiche profonde per quanto riguarda tornei e calendari ma, di base, resisteva l’idea di un ranking comprensivo dei risultati annuali.

Classifiche Tennis-calcolo Ranking ATP "nuovo" dal 23 Agosto
Classifiche Tennis-calcolo Ranking ATP “nuovo” dal 23 Agosto

Nel 2009 si era passati ad una nuova denominazione dei tornei che, di fatto, indicavano la quantità dei punti assegnata al vincitore. Facevano eccezione i tornei del Grande Slam, che restavano 4: Australian Open (gennaio), Roland Garros (maggio-giugno), Wimbledon (giugno-luglio) e US Open (settembre). Erano questi, ovviamente, i tornei di maggior importanza ( gestiti dalla ITF e non dalla ATP)

Detto delle Atp Finals che a fine anno mettevano di fronte i migliori 8 giocatori del ranking annuale (la formula consolidata era quella di due gironi da 4, semifinali e finale), ai tornei del Grande Slam seguivano i Masters 1000: si trattava di 9 eventi (Indian Wells, Miami, Montecarlo, Madrid, Roma, Montreal/Toronto – si alternano – Cincinnati, Shanghai e Parigi-Bercy) che, appunto, avevano come “bottino” massimo i 1000 punti per il vincitore.

Il circuito ATP si completava poi con 11 tornei “500” (ad oggi sono Rotterdam, Rio de Janeiro, Dubai, Acapulco, Barcellona, Halle, Londra, Amburgo, Washington, Pechino, Tokyo, San Pietroburgo, Vienna e Basilea) e 40 tornei “250”. Era questo il circuito “maggiore”, mentre a un gradino più in basso c’ era il circuito Challenger (a sua volta diviso in tornei da 125, 110, 100, 90 e 80) .

Con i risultati del ranking, ovviamente, si poteva andare a determinare chi aveva diritto ad entrare nel tabellone principale di un torneo.

Classifiche Tennis durante il periodo Covid

Per le Classifiche Tennis erano state introdotto misure “paracadute”: la regola dei Best of e quella del 50%. Ora però è arrivata una svolta nel calcolo del ranking Atp: dal 23 agosto si torna al regolamento normale. La notizia è apparsa direttamente sui canali social dell’Atp. I punti di Toronto rimarranno congelati, a Cincinnati si tornerà al vecchio criterio.

Dopo la fine del master1000 di Cincinnati (ovvero a partire dal 23 agosto) si tornerà al vecchio modello di confronti annuali per l’assegnamento dei punti del ranking Atp. Il primo torneo in cui ci sarà il ritorno alla normalità sarà quello di Cincinnati: i punti del 2021 sostituiranno quelli dell’edizione 2020 e saranno in vigore fino all’edizione 2022.

Si è arrivati così al superamento dei due “paracadute” introdotti. Con il Best of si permetteva ai giocatori di scegliere i 18 migliori risultati ottenuti da marzo 2020 in poi (mese di inizio ufficiale della pandemia) e di eliminare l’obbligatorietà di partecipazione ai quattro slam e ad otto dei nove master1000 (tranne Montecarlo).

Classifiche Tennis sbloccate per i giocatori con ranking più basso

Nelle Classifiche Tennis la regola del 50%, introdotta a partire da marzo 2021, permetteva, invece, di mantenere il 50% dei punti ottenuti nell’edizione 2019 dei tornei non disputati nel 2020. Adattamenti che, naturalmente, hanno creato non pochi malumori tra i giocatori con ranking più basso, che hanno faticato molto per scalare la classifica. Uno di questi, Arthur Rinderknech, si è sfogato su Tennis Actu:

Le regole sono state fatte per proteggere i migliori classificati. Chiaramente non hanno aiutato tennisti come me. Ma mi sono concentrato solo sui miglioramenti del mio gioco, consapevole che se fossero arrivati prima o poi la classifica sarebbe migliorata”.

Con il ritorno alle vecchie regole non si potrà beneficiare del 50% dei punti ottenuti nell’edizione 2019 (che rimarranno, comunque, fino alla fine della prossima edizione del torneo in questione) e torna l’obbligatorietà di disputare i 12 tornei più importanti dell’anno.

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