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Conor McGregor tornerà ad essere quello di una volta?

Conor McGregor raggiunge l’apice della sua carriera il 12 novembre 2016, vincendo il titolo dei pesi leggeri a UFC 205 contro Eddie Alvarez e diventando il primo Double Champion nella storia dell’organizzazione.
Raggiunge l’obiettivo che si era prefissato: vincere la cintura dei pesi piuma e quella dei pesi leggeri in UFC, ripetendo quel che aveva fatto nella promotion Cage Warriors.

Da quel momento “The Notorious” perde inevitabilmente quella fame che lo aveva sempre contraddistinto dagli altri. Uno degli aspetti che gli ha permesso di raggiungere quei straordinari risultati è stata proprio quella fame agonistica di abbattere il suo avversario, di spegnerlo, di metterlo KO e ci riusciva spesso.

Il cambiamento di Conor McGregor

È trascorso quasi un lustro da quel momento e, in questi cinque anni, Conor McGregor ha combattuto tre volte nelle MMA (ed una nella boxe, nella “Money Fight” contro Floyd Mayweather) perdendo per ben due volte.

La prima fu nel leggendario match contro l’arcinemico Khabib Nurmagomedov in cui, senza togliere nulla al campione daghestano, si è notato un McGregor decisamente fuori forma: appesantito, lento e a tratti goffo. Per la prima volta, inoltre, lui e il suo team hanno cambiato il gameplan che fino a quell’incontro è stato sempre quello di distruggere l’avversario con il suo striking. Il risultato fu una netta sconfitta portando a casa soltanto il terzo round secondo i giudici di quel main event.

Conor tornerà dopo un anno, ad inizio 2020; lo farà nella divisione dei pesi welter vincendo per knockout in poco meno di un minuto contro il veterano Donald Cerrone. La pandemia (e l’infortunio alla mano) fermerà i suoi piani di combattere tre volte in un anno.

Dunque, McGregor torna nel gennaio di quest’anno contro un avversario che aveva annientato qualche anno fa per KO nel corso del primo round: si tratta dell’ex campione interim dei pesi leggeri Dustin Poirier. I pronostici sono tutti per McGregor, che sembra aver trovato la fame di un tempo, almeno a sentirlo nelle sue dichiarazioni. Purtroppo, perderà per la prima volta per knockout.
Molti danno la colpa a quei Calf Kick subiti, ma pare chiaro che neanche questa volta abbiamo visto il Conor McGregor di un tempo, soprattutto all’interno della gabbia, oltre a questa versione da bravo ragazzo priva di trash-talking con cui infuocava le conferenze stampa di cui si è reso protagonista.

Conor McGregor ha incassato la sconfitta a testa alta come ha sempre fatto, visto anche lo scopo di beneficenza dell’incontro; ha elogiato le abilità del suo avversario e non ha cercato scuse, così per come fu contro Nate Diaz nel 2016, dove perse per la prima volta in UFC.

La resa dei conti con Dustin Poirier a UFC 264

Poco dopo l’incontro con Poirier, l’ex Double Champion ha subito chiesto un altro incontro. Sono passati sei mesi, si sospetta di vedere un Conor affamato questa volta, desideroso di portare a casa la trilogia, di mostrare a tutti che lui è più forte di Dustin Poirier e di convincersi che è tornato quello di un tempo.

Sarà veramente così? Conor McGregor è veramente tornato quello di un tempo oppure i giorni migliori sono ormai alle spalle?
Non ci resta che scoprirlo sabato 10 luglio durante UFC 264 in quel di Las Vegas, la città in cui diventò grande.

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