Edgar Berlanga vs Alexis Angulo andrà in scena domani, sabato 11 giugno.
Sarà il main event di una card organizzata dalla Top Rank e distribuita dalla ESPN per il mercato statunitense (In Europa disponibile su Sky sports).
La location dell’evento sarà l’iconico Madison Square Garden Theatre di New York. Una seconda casa per il pugile newyorkese Edgar Berlanga, che nella notte tra sabato e domenica difenderà per la seconda volta il titolo WBO NABO (NORD AMERICA) al limite delle 168lb.
Edgar Berlanga vs Alexis Angulo: identikit dei protagonisti
Edgar Berlanga (19-0-0 16Ko) è un pugile nato e cresciuto a Brooklyn, ma dalle origini portoricane. Origini che Edgar rivendica fortemente, e quale occasione migliore se non questo week end, dove si terrà la parata (dopo lo stop per la pandemia) dell’orgoglio portoricano, motivazione a dare di più per l’imbattuto pugile e offrire ulteriore lustro al proprio popolo.
Berlanga, classe 1997, sta procedendo in maniera spedita, scalando passo dopo passo il ranking della categoria dei super medi. Ha annullato i suoi primi sedici avversari per K.o., arrivando ad ascoltare il responso dei giudici solo nelle ultime due uscite, dove ha comunque vinto per U.D. E’ sempre un bene ricordare come il livello degli avversari cresce man mano che si scalano le classifiche.
Lo sfidante “Made in Colombia” è l’esperto Roamer Alexis Angulo con un record all’attivo di 27-2 (23Ko) classe 1984. Noto come “EL VAGABONDO” è stato per due volte sfidante al titolo mondiale di categoria, più precisamente WBO e WBC, affrontando pugili del calibro di Gilberto “Zurdo” Ramirez e David Benavidez. Ha calcato il ring l’ultima volta nella primavera dello scorso anno.
Edgar Berlanga vs Alexis Angulo: Il punto sul match
Edgar Berlanga è ritenuto il favorito in questo incontro. I due pugili si equivalgono in altezza con un leggero favore sull’allungo per Angulo. Entrambi hanno in dote “la castagna” risolutiva: Berlanga per sua impostazione è portato a tentare di aumentare la pressione sull’avversario, portando molti colpi potenti; un difetto resta la guardia spesso tenuta bassa e esposta a colpi di rimessa. Crediamo che quest’ultimo voglia chiudere prima del limite, ma di contro ha uno sfidante che sa tenere ben chiusa la guardia e soprattutto incassare un gran volume di colpi.
Per concludere, si respira aria di Knockout ma attendiamo che sia il ring a darci il verdetto. Le battaglie vanno sempre prima combattute.
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