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Francis Ngannou è ancora in attesa di sfidare Stipe Miocic per il titolo

Dal nostro partner: FIGHT

Francis Ngannou è ancora in attesa di sfidare Stipe Miocic per il titolo

Francis Ngannou è apparso frustrato e in cerca di motivazione mentre aspetta di poter combattere per il titolo della categoria Heavyweight di UFC contro Stipe Miocic.

Dopo aver battuto Jairzinho Rozenstruik in soli 20 secondi a maggio, Francis Ngannou non immaginava che sette mesi dopo sarebbe stato ancora in attesa di notizie sul suo prossimo incontro.

L’indiscusso sfidante numero 1 nella divisione dei pesi massimi UFC sapeva che avrebbe dovuto aspettare a causa della trilogia già pianificata tra l’attuale campione Stipe Miocic e Daniel Cormier. Miocic alla fine ha sconfitto Cormier con decisione unanime ad agosto, e così Ngannou ha iniziato a sperare di poter affrontare il campione entro fine anno.

In seguito il 34enne “The Predator” ha saputo che Miocic non sarebbe stato pronto a combattere di nuovo nel 2020. In seguito, gli è stato garantito che avrebbe combattuto per il titolo Heavyweight UFC nel primo trimestre del 2021, ma senza un contratto firmato in mano, è difficile sapere se realmente sarà così.

“È passata una vita [dall’ultima volta che ho combattuto]”, ha detto Ngannou. “È molto frustrante, anche se sto cercando di non pensarci sapendo che non posso fare nulla per cambiare questa situazione. Anche prima di combattere a maggio ero nella stessa situazione, e perciò sono preparato ad affrontarla di nuovo. Stavo aspettando che si sfidassero Stipe e Cormier ad agosto e ovviamente mi aspettavo qualcosa a dicembre. Ecco perché dopo il loro match, sono tornato subito dal Camerun aspettandomi di combattere a dicembre, o al più tardi a gennaio.

“Ovviamente, ora non lo so. Quello che so, è che mi hanno appena detto marzo anche se non è ufficiale. Chissà. Chissà come andrà a finire.”

Mentre Francis Ngannou era sembrato in qualche modo comprensivo nei confronti di Miocic e Cormier in merito al completamento della trilogia, le tempistiche sono diventate sempre più difficili da gestire.

Dopo che Cormier ha vinto il primo incontro, quest’ultimo è tornato nell’ottagono quattro mesi dopo per affrontare Derrick Lewis, e la rivincita con Miocic non ha avuto luogo fino all’ agosto 2019. Miocic ha vinto l’incontro, ma ha subito un infortunio agli occhi che lo ha bloccato per diversi mesi.

Quindi a causa sia della pandemia di coronavirus, che delle palestre chiuse per diverse settimane in Ohio, ma anche dell’altra occupazione di Miocic come primo soccorritore, la sfida con Cormier non si è potuta disputare fino ad agosto.

Ovviamente nessuno può prevedere infortuni e altri problemi, ma per Ngannou, in quanto sfidante n° 1 nella divisione, è dura aspettare.

“Sì è vero che [Stipe] ha tenuto in piedi la divisione dei pesi massimi per molto tempo”, ha detto il fighter. “Ma non c’è stato un match per il titolo in questa divisione per due anni, se non quelli tra Stipe e D.C. ma oltre a questo non c’è stata una vera possibilità per gli sfidanti, che è ciò per cui combattono. Vogliamo lottare per il titolo. Non so quanto durerà. Sono sicuro che non sono solo io a dirlo. Anche altri pretendenti alla cintura si sentono allo stesso modo, perché se non c’è una vera possibilità di competere per il titolo, nessuno fa progressi. Stanno solo combattendo senza scopo. Senza un vero obiettivo.”

L’inattività prolungata di Ngannou ha sicuramente giocato un ruolo importante nel suo malcontento crescente.

I precedenti incontri di Ngannou

Dopo aver battuto Curtis Blaydes nel novembre 2018, Ngannou ha combattuto l’ex campione dei pesi massimi Cain Velasquez nel febbraio 2019. Ha demolito Velasquez in soli 26 secondi prima di sconfiggere anche un altro ex campione, Junior Dos Santos, solo quattro mesi dopo.

Fu allora che iniziò davvero il periodo di inattività.

Ngannou in seguito è rimasto fuori per 11 mesi prima dell’incontro con Rozenstruik e ora è fermo da sette mesi in attesa della chance per il titolo. Non aiuta molto il fatto che Ngannou abbia sbaragliato la sua concorrenza in modo così dominante; ha trascorso infatti solo due minuti e 42 secondi all’interno dell’ottagono nei suoi ultimi quattro match.

La responsabilità non è di Miocic, ma dell’UFC

Per quanto possa sembrare che Ngannou stia dando la colpa del ritardo a Miocic, sa che alla fine sarà l’UFC  a dire l’ultima parola:

“Alla fine della giornata, Stipe non decide molto”, ha dichiarato Francis Ngannou. “Penso che l’UFC sia responsabile di cosa accade. Ovviamente, Stipe da parte sua vuole fare le cose a modo suo, che è quello che tutti vogliono fare. Ma non sta a lui decidere la situazione nella divisione. Non è suo dovere.”

Dopo essere tornato a casa dal Camerun, Ngannou è tornato ad allenarsi. D’altronde gli è sempre piaciuto passare il tempo in palestra con i compagni, ma è anche difficile trovare la motivazione necessaria per andare più forte, quando si corre una gara senza traguardo.

Voglio solo combattere“, ha detto Ngannou. “Sono passati sette mesi dal mio ultimo combattimento. Non so ancora con certezza quando sarà il mio prossimo incontro. È davvero difficile trovare la motivazione per allenarsi.”

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