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Matteo Parenzan commenta l’esperienza a Tokyo 2020

Matteo Parenzan commenta l'esperienza a Tokyo 2020

Matteo Parenzan ha alzato al cielo la bandiera tricolore all’interno dello Stadio Olimpico di Tokyo nel ruolo di portabandiera alla Cerimonia di Chiusura dei Giochi Paralimpici di quest’anno.

Una grande emozione per il giovanissimo atleta triestino che, a soli 18 anni, ha rappresentato un popolo intero in un palcoscenico così importante.

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Le parole di Matteo Parenzan

Ecco come Matteo Parenzan ha commentato quanto successo a Tokyo, parlando della Paralimpiade in cui ha debuttato a soli 18 anni mostrando a tutti il grande talento che ha nel ping pong.

Per me è stata un’esperienza fantastica – racconta – e un’emozione enorme. Entrare nello Stadio, dove purtroppo non c’erano spettatori, e portare la bandiera, rappresentando un movimento paralimpico intero, è qualcosa che rimarrà per sempre nel mio cuore e nella mia mente. Non posso che ringraziare il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, LucaPancalli, e il capodelegazione Juri Stara per avermi dato questa opportunità incredibile. Sono veramente euforico e onorato di avere avuto un ruolo che, a soli 18 anni, probabilmente in pochi avranno avuto il privilegio di svolgere.”

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