Max Holloway ha spiegato la decisione di essere andato all in nel finale di match contro Justin Gaethje a UFC 300.
Sabato notte si è svolto il tanto atteso UFC 300 alla T-Mobile Arena di Las Vegas, Nevada. Una card spettacolare con 12 campioni ed ex campioni mondiali e con ben 3 cinture in palio.
Tuttavia, a rubare la scena è stato assolutamente ‘Blessed’ che ha sfoderato una performance leggendaria contro il connazionale Justin Gaethje. In più, quando mancavano soltanto 10 secondi al termine del match, Holloway ha invitato Gaethje a scambiare a viso aperto rischiando di buttare tutto quanto all’aria, ma, per sua fortuna, gli è andata bene e ha anche vinto per KO sul gong.
Max Holloway è il vero BMF?
Max Holloway ha spiegato il motivo della scelta finale di andare all in con un avversario pericoloso come Justin Gaethje: “Ho pensato che era il momento perfetto per dimostrare di essere un BMF, d’altronde è nato per questo il titolo no? Se non è un momento da BMF, allora non so cosa potrebbe esserlo”.
Riguardo l’incontro Holloway commenta: “Sono stato fortunato ad averlo centrato in pieno nel primo round. Ho sentito il suo coach dirgli di non soffiarsi il naso, quindi ho immaginato fosse rotto. Non è facile continuare 20 minuti in quelle condizioni, Justin è un tipo duro, merita tutto il rispetto di questo mondo”.
Il fighter proveniente dalle Hawaii ha spiegato che la vittoria a UFC 300 si tratta del secondo momento più bello della sua carriera dopo la vittoria della cintura dei pesi piuma in Brasile contro Jose Aldo.
Infine, Max Holloway ha dichiarato che non sa quale sarà la sua prossima mossa in UFC: “Vedo che ci sono diverse possibilità concrete per me. Sto pensando di affrontare Islam nei leggeri oppure di andare contro Ilia. Ad ogni modo, presto ci siederemo e ne parleremo”.
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