NBA, Brooklyn Nets inizia la stagione sul filo fra il poter disputare un buon campionato e il poter registrare un nuovo fallimentare torneo.
Questa la visione che aleggia sui Nets di nuovo nel mirino della Eastern Conference, un gruppo di giocatori di talento che non ha avuto successo.
L’anno scorso di questi tempi, Brooklyn era la favorita per il titolo, con un roster ricco che comprendeva tre dei migliori giocatori al mondo come Kevin Durant, Kyrie Irving e James Harden.
Inoltre, a metà gennaio i Nets erano la testa di serie n. 1 della conference, ma le cose poi sono rapidamente precipitate.
La continua indisponibilità di Irving, dovuta al suo rifiuto di sottoporsi al vaccino contro il coronavirus allora richiesto dalla città, è diventata un problema per i suoi compagni di squadra, e inoltre
Durant ha saltato 21 partite dell’NBA a causa di una distorsione del legamento crociato anteriore sinistro, facendo precipitare i Nets in classifica.
Stagione conclusa poi con un tonfo quando i giocatori sono stati spazzati via dai Boston Celtics al primo turno dei playoff.
Mesi dopo quell’imbarazzante sconfitta, la squadra si è riunita presso il centro di allenamento per il media day e i cambiamenti sono evidenti, anche se l’incertezza è ancora presente, come per le
altre 28 squadre che non hanno vinto il Larry O’Brien Trophy.
NBA, Kevin Durant delinea il futuro
NBA, l’attaccante dei Nets Kevin Durant parla della sua estate e del motivo per cui indosserà la divisa dei Nets nel prossimo futuro.
“So di essere così bravo che non mi darete mai via. So chi sono“, ha dichiarato.
“L’anno scorso c’era molta incertezza intorno alla nostra squadra, nonostante ciò la scorsa estate mi sono impegnato con questa squadra per quattro anni con l’idea che avremmo giocato con
quel gruppo. Stavamo costruendo qualcosa per il futuro“.
“Poi, con il passare della stagione, si è visto quello che è successo lo scorso campionato, con i ragazzi che entravano e uscivano dal lineup, infortuni, un sacco di incertezza, che ha creato qualche
dubbio nella mia mente sui prossimi quattro anni della mia carriera, ma siamo professionisti, sappiamo come adattarci”
“Inoltre io sto invecchiando, perciò voglio stare in un posto stabile e cercare di costruire una cultura da campionato. Siamo giunti a un accordo reciproco sul fatto che dobbiamo continuare ad
andare avanti, e così faremo“.