In NFL, dopo la vittoria dei Cowboys sui Giants nell’anticipo di giovedì, vediamo quali sono le partite da seguire con particolare attenzione in week 4.
Pur essendo soltanto alla quarta partita, tutte le sfide che abbiamo scelto avranno un peso enorme sulla stagione, per ragioni pratiche di record, psicologiche e in ottica playoff.
Le partite di cui parleremo, infatti, potranno decretare significativamente gli equilibri da qui a fine stagione, con alcuni team che potrebbero ascendere ufficialmente al ruolo di contender, seppur molto presto, e altri che rischiano di vedere le speranze sull’annata andare già in fumo.
Ciò premesso, iniziamo con l’analisi delle sfide partendo da una partita a primo sguardo non particolarmente interessante.
Cincinnati Bengals (0-3) – Carolina Panthers (1-2)
Neppure il tifoso più pessimista dei Bengals avrebbe pronosticato un inizio simile. Il tifoso più ottimista, invece, pur sapendo degli storici inizi col freno a mano tirato di Cincinnati, non può ignorare un inizio di stagione di questo tipo.
I Bengals voleranno a Charlotte per incontrare i ridisegnati Panthers, guidati da un volto noto in Ohio come Andy Dalton. Dalton ha vinto la prima partita della stagione settimana scorsa per Carolina, che alla prima da titolare del veterano ha mostrato di essere molto meglio rispetto alle disastrose prime due uscite.
Il roster di Carolina non ha il potenziale sulla carta per avere ambizioni solide in questa stagione, ma con Dalton al posto di Young potrebbe rappresentare un’inaspettata insidia contro avversari di mezza classifica.
Dall’altra parte, i Bengals rimangono ancorati sulle aspettative del 2021 in cui erano approdati al Super Bowl, perso con i Rams. L’anno successivo Cincinnati si era confermata come contender di diritto, perdendo soltanto all’AFC Championship Game contro Mahomes e compagni.
Dopo una stagione sotto le aspettative lo scorso anno, complice anche un infortunio a Joe Burrow, i Bengals pensavano di tornare con discreta facilità alle vecchie posizioni di classifica. Tre sconfitte nelle prime tre partite hanno sicuramente ridimensionato le aspettative della squadra, o dato la giusta prospettiva sulla difficoltà.
I Bengals mantengono comunque un roster di tutto rispetto e riaccoglieranno Tee Higgins in attacco, al suo debutto stagionale. Il problema per Cincinnati è che finora hanno affrontato due squadre che, da pronostico, avrebbero dovuto superare con facilità, Patriots (week 1) e Commanders (3).
Perdere domenica e portarsi a 0-4 significherebbe abbandonare anche le ultime, sottili speranze di approdare ai playoff nel 2024, anche se le ultime stagioni ci hanno insegnato a non dare mai per vinti i Bengals.
Per i Panthers l’entusiasmo della prima vittoria potrebbe dare un’ulteriore spinta e farli tornare a 2-2, aprendo uno scenario inimmaginabile appena due settimane fa.
Border Battle 🔜 pic.twitter.com/OPnJIWssLH
— Minnesota Vikings (@Vikings) September 28, 2024
Minnesota Vikings (3-0) – Green Bay Packers (2-1)
Nessuno si aspettava di vedere i Vikings esprimere questo livello di gioco. Minnesota si sta imponendo in tutte le fasi di gioco: terzo attacco per TD segnati, seconda difesa per intercetti, quinto Special Team per yard concesse sui ritorni (tanti visti i touchdown).
Darnold sembra un giocatore ricondizionato, non tanto nel talento che c’è sempre stato, ma nella capacità di prendere le decisioni giuste al momento giusto e giocare con una spensieratezza mai mostrata prima d’ora in carriera. Sicuramente aiuta avere Justin Jefferson, autore di 3 TD e 10 primi down in tre partite.
Minnesota ha vinto e convinto contro 49ers e Texans, tra le favorite a vincere il Super Bowl quest’anno, quindi non servono ulteriori conferme sul livello espresso dai Vikings. Allo stesso tempo, però, vincere contro i Packers sarebbe chiave per le sorti della NFC North.
Proprio i Packers, dopo una sconfitta deludente all’esordio contro gli Eagles, hanno saputo sopperire all’assenza di Love utilizzando Malik Willis cautamente e facendogli eseguire schemi semplici ma efficienti.
Le due vittorie contro Colts e Titans hanno permesso a Matt LaFleur di procedere con cautela nel reinserimento in campo di Jordan Love, il quale potrebbe tornare in campo proprio questa settimana.
I Packers delle ultime due partite sono la squadra che, considerando l’assenza del QB titolare, ci si aspettava di vedere già dalla offseason in cui proprio Love aveva firmato un ricco rinnovo.
Una vittoria contro i Vikings porterebbe Green Bay in cima alla NFC North e potrebbe formare una lieve crepa nelle certezze apparentemente inossidabili degli attuali Vikings. Una sconfitta, invece, farebbe scivolare i Packers dietro di due partite rispetto a Minnesota, pur non compromettendo la ancora lunghissima corsa ai playoff.
Buffalo Bills (3-0) – Baltimore Ravens (1-2)
Infine, domenica notte si affronteranno Bills e Ravens. Per i primi l’inizio è stato scoppiettante e, anche in questo caso, non del tutto atteso. Buffalo si è liberata in offseason di parecchi contratti pesanti per il salary cap, Stefon Diggs in primis.
Il rischio era quello di lasciare Allen senza un vero go-to-guy, considerata anche la dipartita di Gabriel Davis, in questi anni una pedina chiave nelle dinamiche offensive dei Bills.
L’arrivo di Joe Brady come Offensive Coordinator ha alleggerito il peso sulle spalle di Allen il quale sembra pienamente a suo agio nel distribuire maggiormente il pallone in assenza di un riferimento costante.
Al momento i Bills esprimono il miglior football della NFL proprio grazie ai cambiamenti apportati in offseason e a come il vero fuoriclasse della squadra, Josh Allen, ha abbracciato le novità a pieno, trainando la squadra dietro di sé in termini di entusiasmo.
Dall’altro lato i Ravens arrivano dalla prestazione più convincente della stagione contro i Cowboys, ma i due passi falsi consecutivi per iniziare la stagione implicano un equilibrio non propriamente solido.
La difesa dei Ravens sembra aver fatto dei passi indietro rispetto a quanto ci si aspettasse, in attacco Lamar Jackson rimane il fulcro del sistema e ha forse ancora troppe responsabilità. All’ascesa di Isaiah Likely è corrisposta la scomparsa di Mark Andrews, praticamente escluso dai gameplan dei Ravens.
Likely è indubbiamente più pericoloso al momento, con un atletismo straripante per il ruolo e la capacità di inventare giocate palla in mano. Andrews potrebbe però essere maggiormente coinvolto e, soprattutto, i due profili, anche se nello stesso ruolo, sono perfettamente complementari e utilizzabili in contemporanea.
L’attacco potrà però contare non solo sulle gambe di Jackson, ma anche su quelle di Henry, il quale sembra progressivamente avvicinarsi ai suoi abituali standard di rendimento.
Una vittoria per Baltimore potrebbe permetterle di tornare a respirare e resettare sostanzialmente l’inizio di stagione shock. Perdendo, invece, i Ravens rischiano di compromettere definitivamente la propria stagione.
We don’t live in the darkness, the darkness lives in us… pic.twitter.com/J6TTgETGaf
— Baltimore Ravens (@Ravens) September 26, 2024