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Charles Leclerc commenta il Gp del Belgio

Charles Leclerc commenta il Gp del Belgio

Charles Leclerc non si è detto frustrato per la sosta quando mancavano 2 giri al termine del GP del Belgio nonostante questa mossa gli sia costata la 5° posizione in favore di Fernando Alonso.

Charles Leclerc era risalito dalla 15° alla 5° posizione dopo una dura gara ed un pit-stop avvenuto sotto il regime di Safety Car a causa di una visiera a strappo che era scivolata all’interno della sua gomma anteriore destra che rischiava di surriscaldare i freni della sua Ferrari.

Il pilota monegasco, dopo essere uscito dai box non rispettando la velocità limite, ha perso la posizione a vantaggio di Fernando Alonso finendo penalizzato di 5 secondi a soli 0.7 secondi dall’altra Alpine di Esteban Ocon. Nonostante questa strana mossa, Charles Leclerc non si è detto particolarmente frustrato.

 

 

Charles Leclerc: le dichiarazioni dopo la gara

 

Intervistato dopo la gara, Charles Leclerc ha dichiarato: “La penalità è solo colpa mia, il Team non c’entra nulla. Sono più frustrato per la differenza di passo tra noi e Red Bull, dobbiamo lavorarci su se vogliamo chiudere la stagione in maniera adeguata. Loro erano su un altro livello, hanno trovato un qualcosa che a noi è mancato e questo ci preoccupa non poco.”

Riguardo la situazione del Mondiale Piloti, il ritardo di Charles Leclerc nei confronti di Max Verstappen è salito vertiginosamente quando mancano soltanto 8 gare al termine della stagione. Charles Leclerc ha aggiunto: “Non riusciamo veramente a capire; sui rettilinei sono velocissimi come se non avessero carico aerodinamico, ma quando entrano in curva sono veloci tanto quanto noi se non più veloci. C’è da preoccuparsi per le ultime gare.”

Durante la gara, è stato notato il continuo scambio di informazioni tra il pilota ed il muretto Ferrari nel tentativo di adottare la strategia migliore andando un po’ in contrasto con le ultime polemiche scaturite in special modo dopo il GP d’Ungheria. Charles Leclerc ha detto:In realtà lo abbiamo sempre fatto. Questa volta siamo stati molto più chiari tra di noi, eravamo nella terra di nessuno con nessuno da attaccare e nessun da cui difenderci, per questo abbiamo avuto più libertà di parlare tra di noi.”

 

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