Eddie Jones, capo allenatore della Nazionale inglese di Rugby, è andato contro le innovazioni che hanno caratterizzato lo sport negli ultimi anni.
In particolare, il coach australiano si è scagliato contro il TMO, con il suo uso eccessivo, e ha chiesto un bilanciamento per la disciplina, che non deve essere uno sport “stop-start”.
La terza partita tra Inghilterra e Australia sarà l’ultimo test match tra le due squadre, si giocherà a Sidney e sarà una “bella”, dato che le due squadre hanno vinto una gara a testa, ma che dal lato nervoso ha dato molto.
Eddie Jones si scaglia contro il TMO e chiede un bilanciamento tra parti
Eddie Jones, alla vigilia dell’ultimo Test Match tra i britannici e i Wallabies, ha parlato di come il Rugby dovrebbe cambiare e non essere più uno sport legato alle interruzioni e ai provvedimenti disciplinari.
“World Rugby sta facendo del suo meglio per rendere questo uno sport sicuro, gli arbitri non hanno colpe, ma loro, gli allenatori e i giocatori devono riunirsi per vedere quale sarà il futuro di questa disciplina.
Dobbiamo garantire sicurezza, è vero, ma se c’è una cosa che a me non piace, oltre al contatto accidentale tra teste, è l’uso eccessivo del TMO, si dovrebbe togliere da mezzo. C’è bisogno di un bilanciamento, dato che ora sembra di vedere una partita di Tennis. Ogni decisione deve essere giusta, ma il Rugby ha bisogno di ritrovare del ritmo.”
Il match che ha fatto pensare ciò ad Eddie Jones è stato l’incontro di una settimana fa tra Nuova Zelanda e Irlanda, dove gli All Blacks hanno chiuso in tredici: “Ne ho avuto abbastanza. Non voglio più vedere una partita come quella di Sabato scorso, dove non si sa neanche quanti giocatori finiranno l’incontro“.
Queste parole sono state dette nella conferenza stampa di presentazione del terzo Test Match in terra australiana contro la nazionale locale, in programma domani e che rappresenterà uno scontro decisivo, dato che entrambe le compagini hanno vinto una gara a testa. C’è anche il fattore nervosismo che ad Eddie Jones non è andato giù, ovvero i tanti cartellini nelle prime due sfide.
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