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La Formula 1 lavora per ridurre i costi del cambio

La Formula 1 lavora per ridurre i costi del cambio

La Formula 1, i team e la FIA si sono messi al lavoro per trovare una soluzione a ridurre i costi del cambio per il 2026.

Il Consiglio Mondiale dell’Automobilismo, nel mese di Agosto ha approvato le nuove direttive tecniche che prevedono l’abolizione dell’MGU-H, potenziamento a 350 kW dell’ MGU-K e l’utilizzo di nuovi tipi di carburante per la stagione 2026.

Con le regole alle Power Unit già approvate, i team e la FIA sono ancora al lavoro per trovare un’intesa sul telaio che verrà usato dal 2026 e con l’attenzione verso ad una riduzione dei costi (considerando il Budget Cap ndr) sul tavolo sono apparse alcune proposte sul modificare anche le scatole del cambio.

 

Nel 2026 potrebbe arrivare una nuova tipologia di cambio per la Formula 1

Con il nuovo regolamento tecnico in arrivo nel 2026, la i team di Formula 1 e la FIA stanno lavorando per introdurre una nuova scatola del cambio.

Dopo il tentativo fallito di introdurre un cambio comune con l’arrivo delle Power Unit ibride del 2014, la massima serie automobilistica, che al momento è alla costante ricerca di ridurre i costi, sta valutando di modificare anche il cambio delle vetture a partire dal 2026.

La motivazione è data da un fattore economico. Infatti i cambi attuali, secondo le scuderie di F1, hanno dei costi troppo elevati, soprattuto con l’introduzione del Budget Cap e, approfittando dei nuovi regolamenti si sta pensando di introdurre una nuova tipologia.

A testimonianza di quando specificato, l’attuale team principal Aston Martin Mike Knack ha dichiarato:

“Tutti hanno più o meno le stesse prestazioni dal cambio. Ma il costo del cambio è spaventoso, soprattutto se lo si confronta con quello di altre categorie.

Quindi, in un mondo con il Budget Cap, bisogna chiedersi se ha senso adottare una tecnologia così complicata se non c’è alcuna differenza in termini di prestazioni.

Tutti i team stanno semplicemente rinunciando a 8-9 milioni di dollari all’anno per cambi che non presentano alcuna differenza di prestazioni”.