Giorgio Tavecchio sarà in diretta dalle ore 15 sulla pagina Facebook FIDAF TV per rispondere alle domande di fan e reporter.
Il kicker con esperienza in NFL, è attualmente in forza ai Seamen Milano per prepararsi in vista di un’eventuale chiamata da parte di qualche franchigia.
Ieri Giorgio Tavecchio ha fatto il suo esordio con la maglia dei Seamen Milano. pic.twitter.com/oMqMDjDJSz
— Blitz Magazine (@BlitzMagazine_) May 2, 2021
Oggi dalle ore 15 sarà in diretta su questa nostra pagina e sulla pagina Facebook FIDAF TV dove risponderà alle domande che li verranno poste.
The Shield Of Sports, come media partner ufficiale della FIDAF, sarà presente e vi riporterà qui le risposte alle domande, oltre a condividervi il link per poter vedere la diretta.
Giorgio Tavecchio: La Diretta
Giorgio Tavecchio: Le risposte alle domande
Qual’è l’aspetto più importante per un kicker?
“Richiede un certo distaccamento. Mi ritrovo da solo con il pallone e per fare questo richiede tanta forza e disciplina mentale, uso tante tecniche di respiro che mi mantengono concentrato”
Chi ti ha ispirato nel corso della tua carriera?
“Mi ha ispirato molto Justin Tucker, lo stimo perchè ha una personalità diversa rispetto agli altri kicker“.
Cosa ti è rimasto dell’esperienza oltreoceano?
“Questo è stato un esperimento di vita in cui cresci tanto e ci sono stati tanti momenti di sofferenza legati a molti momenti di gioia“.
Quale contributo vuoi dare ai Seamen?
“Vorrei dare tutto di me stesso alla squadra. Ho fatto tanto con poco, e se l’ho fatto io mi auguro di poter servire ai miei colleghi come motivazione“.
Com’è il tuo rapporto con l’holder?
“È un pò complicato perchè c’è tanto stress in partita. Il 95% dei kicker sono destri, non è un problema per imparare, ma la coordinazione per un mancino è diversa“.
Quando affronti una certa squadra, come ti prepari?
“Vedo su Google gli stadi e i pali delle porte per capire come calciare. Appena arrivo allo stadio sento come sarà l’appoggio al terreno o com’è il vento, che è un fattore importante. Prima c’è una preparazione scientifica, poi quando calcio provo a dare il meglio di me“.
Come è stato il passaggio tra NCAA ed NFL?
“La differenza più grande è la velocità. Quando si passa dal college ai pro, c’è una differenza abissale. C’è più pressione perchè quello del kicker è un lavoro: Al college ti possono mettere in panchina, mentre in NFL non ti perdonano“.
Qual è il tuo record ufficiale e quello in allenamento?
“In partita, 57 yarde con gli Atlanta Falcons, mentre in allenamento, a San Diego, con del vento alle spalle, da 67 yarde“.
Ci puoi dire qualcosa sul tuo futuro?
“Ci sono alcune voci, ma non contano. Avevo fatto dei provini con altri kicker per restare nel giro. Si spera di poter aggiungere un altro capitolo“.
Quanto è importante per te visualizzare un obiettivo per renderlo realtà?
“Faccio degli esercizi in cui mi calmo fisicamente e ripenso a dei bei momenti per restare tranquillo, si tratta di visualizzare e rivivere i propri successi. Si tratta di stare sereno nel presente e poi rivivere un momento positivo dal passato nel futuro“.
Cosa significa calciare sotto la neve?
“Il pallone diventa un mattone. Ho giocato sotto la pioggia, anche a Philadelphia quando ero a Oakland e faceva molto freddo“.
Come è sembrata la tua breve esperienza in XFL?
“Il livello di attenzione era simile a quello della NFL, ma si puntava di più al divertimento. Il livello dei giocatori era quello della NFL, c’era tanto talento“.
Com’è il tuo rapporto con gli Special Teams Coordinators?
“In NCAA è come un padre o come un Dio e lo devi ascoltare, mentre in NFL diventa un rapporto più da colleghi. Se in NCAA non si chiamava il coach con il primo nome, in NFL per molti è diverso. C’è una certa distanza dal punto di vista del rispetto“.
Da kicker, qual è il momento di massima tensione che provi?
“Quando entri in field goal range e aspetti di entrare in campo. L’ho vissuto quando ho giocato un Thursday Night Football contro i Kansas City Chiefs“.
In un paese come l’Italia, provenire dal calcio è importante?
“Secondo me si, siamo quasi tutti provenienti dal calcio, almeno i kicker che conosco“.
Quanto tempo serve per un kicker per diventare affidabile?
“Ha più a che fare con l’esperienza rispetto al tempo. Più giochi, più esperienza fai e più puoi gestirti. C’è bisogno di tanto tempo e di tanta maturità per gestirti. Questa sopravvivenza diventa un merito con il tempo“.
Ti piacerebbe fare un’esperienza in nazionale, con il Blue Team?
“Sarebbe un sogno, dipende dai prossimi mesi e dalla preparazione“.
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