Hassan Nourdine, dopo aver vinto il titolo italiano dei pesi superpiuma, non ha esitato a rilasciare dei commenti sullo scandalo di Michele Broili.
“El Tiburon” e il pugile triestino si sono affrontati nel main event della Trieste Boxing Night di due sere fa, all’interno del PalaChiarbola. In una card di incontri combattuti interamente fino all’ultimo, l’italo-marocchino di Asti ha vinto il suo primo titolo in carriera, dopo aver mancato l’assalto a quello dei pesi superleggeri 2 anni fa.
La sua vittoria, purtroppo, è stata parzialmente oscurata da ciò che è successo subito dopo: uno scandalo con al centro Broili e i suoi tatuaggi a sfondo nazista e neonazista.
Intervistato da La Stampa, Hassan Nourdine ha commentato quanto è avvenuto durante e dopo l’incontro, oltre a cosa egli ha provato vedendo tali simboli di odio.
Le parole e la testimonianza di Hassan Nourdine
“Ero lì solo per fare boxe e, per tutta la serata, ho cercato di non distrarmi ed essere concentrato al match. Ma certo… Vedere i tatuaggi sul corpo di Broli inneggianti al nazismo mi ha dato disgusto. Oltretutto, sia a bordo ring che sugli spalti, si salutavano con il saluto romano. Per loro è normale, per me non lo è. Il clima è stato questo.”
Hassan Nourdine ha continuato dicendo:
“Voglio chiarire che Broili con me è stato sempre molto cordiale, sia prima del match che dopo. Nell’intervista post-incontro mi ha fatto i complimenti per la vittoria. A bordo ring c’era qualche mio amico, oltre a mia moglie Fatima e mio figlio Anwar di un anno, il mio primo fan.
In ogni modo, spero che i giovani non seguano questi ideali e sono in prima linea nel combatterli affinché si possa far capire la gravità.”