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Intervista ad Adalberto Rinaldi, WR dei Lazio Marines

Intervista ad Adalberto Rinaldi, WR dei Lazio Marines

Adalberto Rinaldi, WR dei Lazio Marines, ha accettato il nostro invito a seguito di una 5° giornata di campionato impattante.

Fan di The Shield of Sports, bentornati nella nostra rubrica Man of the Week.

Dopo la meritata pausa pasquale, le squadre impegnate nella massima serie di Football nostrana sono tornate a dar spettacolo nel rettangolo di gioco. Durante questa giornata, tutti gli occhi sono puntati sulla partita fra Warriors Bologna e Marines Lazio, sfida cruciale per entrambe.

Sia i ragazzi emiliani che i laziali, infatti, hanno iniziato questo campionato in maniera a dir poco traumatica. La sconfitta, sia da una parte che dall’altra, avrebbe infatti rappresentato la definitiva pietra tombale sulle speranze di entrambi i team.

A prevalere agilmente sono stati i ragazzi di Coach Scoppetta, con un devastante 0-57 inflitto in terra emiliana. Alla luce di questo risultato, arrivato nella partita fin ora più importante della stagione, abbiamo scelto di premiare Adalberto Rinaldi come Man of the Week, chiamandolo ai nostri microfoni.

La nostra intervista ad Adalberto Rinaldi, il Man of the Week

Rinaldi, rivelazione del campionato 2018 (645 yrd conquistate e 9Td in quella stagione) dopo un’esperienza in Michigan è tornato a casa dai suoi Marines.

TSOS: Ciao Alberto, benvenuto e complimenti.

Adalberto Rinaldi: “Grazie!”

TSOS: La stagione non è iniziata nel modo giusto, un bilancio di 0-3 è un qualcosa che nessuna squadra vorrebbe affrontare, cosa è andato storto?

Adalberto Rinaldi: “Sicuramente non è stato un buon inizio di stagione, soprattutto per colpa nostra. Abbiamo semplicemente commesso troppi errori individuali, il che poi porta a perdere partite in maniera amara. Stiamo cercando di minimizzare le occorrenze di questi errori in allenamento e le prossime partite saranno un ottimo test.”

TSOS: A Bologna sapevate di non poter sbagliare, come avete approcciato la partita?

Adalberto Rinaldi: “Per noi Bologna rappresentava un’occasione per ricominciare il campionato. Con tutte e due le squadre sul 0-3, a entrambe serviva una spinta per approcciate la seconda parte della stagione con una consapevolezza maggiore sul proprio potenziale. Per noi era un’altra Week 1, e dovremo far si che lo sia ognuna delle ultime quattro partite.”

TSOS: La partita di Bologna può dare una spinta, almeno dal punto di vista mentale, ai Marines?

Adalberto Rinaldi: “Certo vincere ti fa sempre sentire bene, ma non cambia nulla di chi siamo come squadra. Per noi sarà importante giocare le prossime partite senza commettere gli errori che abbiamo commesso nelle prime tre.”

TSOS: Quali sono ad oggi le speranze dei ragazzi di Coach Scoppetta per questo campionato?

Adalberto Rinaldi: “Prenderemo ogni partita come un campionato in sé. Per poter sperare di arrivare ai playoff servirà una grande seconda metà di stagione ed è esattamente quello che proveremo a fare.”

TSOS: La vittoria della coppa Italia da parte della giovanile poteva far presagire un ottimo approccio alla IFL da parte dei ragazzi più giovani, credi che la mancanza di esperienza abbia giocato un ruolo importante in questo inizio campionato.

Adalberto Rinaldi: “Il successo delle giovanili è una gran cosa e fan ben sperare per il futuro, soprattutto data la giovanissima età media della nostra squadra, sia in attacco che in difesa. Sicuramente avere più esperienza non fa mai male, ma sarebbe facile puntarci contro il dito.

Non abbiamo giocato come sappiamo in questo inizio, e servirà un grande sforzo collettivo per reversare questo trend nelle ultime quattro partite.”

TSOS: Parlando di esperienza, quella che sei riuscito a maturare in USA ti sta dando una marcia in più?

Adalberto Rinaldi: “L’esperienza a Michigan è stata bellissima ed come giocatore di football sono migliorato esponenzialmente, soprattutto da un punto di vista tecnico e di conoscenza del gioco. È stato tanto tempo fa quindi purtroppo la panzetta mi è ritornata, ma sicuramente il bagaglio tecnico non sarebbe quello che è oggi!”

 

 

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