John Wall, neo giocatore dei Los Angeles Clippers ha raccontato gli ultimi due anni estremamente difficili della sua vita tra infortuni e lutti importanti.
John Wall durante un inaugurazione di un giardino in North Carolina, dedicato alla memoria della madre ha voluto raccontare uno dei momenti più difficili della sua vita dove ha per un momento pensato addirittura al suicidio.
Negli ultimi anni, nonostante un contratto faraonico da parte degli Houston Rockets, Wall era stato accantonato dalla sua squadra dove a causa della rottura del tendine d’Achille ha giocato solo 40 partite negli ultimi 3 anni che sommati anche alle scomparse della madre e della nonna lo ha fatto cadere in una situazione estremamente difficile.
John Wall: la confessione shock e la risposta di LeBron James
John Wall ha voluto raccontare gli ultimi anni difficili della sua vita tra gravi infortuni e perdita sia della madre che della nonna esordendo con una frase shock.
“A un certo punto ho pensato al suicidio. Mi sono rotto il tendine d’Achille, mia madre è stata malata e poi è scomparsa, anche mia nonna un anno dopo è morta, il tutto mentre eravamo nel bel mezzo del Covid. Andavo a seguire la chemioterapia di mamma standole accanto, ero lì al suo ultimo respiro, vestendo gli stessi indumenti per tre giorni e rimanendo a dormire sul divano al suo fianco.
Se sono riuscito a uscire da quella situazione, posso farcela in qualsiasi altro ambito della vita. Per me è straordinario essere tornato dove voglio essere e che i tifosi ancora vogliano vedermi in campo, ma anche il supporto della mia città natale vuol dire tutto per me.”
Di tutta risposta è arrivato anche il tweet di supporto da parte del suo grande amico LeBron James in cui recita:
” Saremo sempre al tuo fianco! Non ci sono dubbi, fratello. Sono orgoglioso di te!!!”