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Miriam Vivarini – Campionessa di kickboxing e di altruismo

Miriam Vivarini – Campionessa di kickboxing e di altruismo

Miriam Vivarini, la pluricampionessa di kickboxing, ci ha lasciati prematuramente il 13 gennaio scorso all’età di 37 anni.

Era originaria di Pescara, una delle città più sentite nel panorama italiano della kickboxing, dove hanno sede infatti alcune delle palestre nelle quali lei stessa è stata particolarmente attiva nel corso della sua carriera.

I funerali si sono tenuti la mattina di sabato scorso presso la cattedrale di San Cetteo, occasione in cui si sono riuniti familiari, amici e compagni di squadra. Presente anche l’ex campione del mondo Riccardo Bergamini, vicepresidente della FEDERKOMBAT.

Il panorama italiano degli sport da combattimento è noto non solo per i talenti e i campioni che sforna o per come si fa sentire fortemente nel legame tra sport e sociale, ma anche per la sua caparbietà collettiva.

Una caparbietà generata dal forte desiderio nel progredire sotto ogni punto di vista, nonostante una presentazione e una comunicazione non sempre ben curate.

Oggi, a qualche giorno di distanza dalla sua morte, vorremmo provare a scrivere qualche riga su Miriam Francesca Vivarini, un resoconto di chi era nel privato e qualche dettaglio in più sulla sua carriera.

Chi era Miriam Vivarini fuori il ring?

Miriam Vivarini era prima di tutto una campionessa di vita.

Pur essendo stata descritta come una persona schiva nel privato, non ha mai esitato a mostrare altruismo e umiltà verso il prossimo, cosa che la caratterizzava anche sul ring di kickboxing prima e dopo un incontro.

Ella era laureata in psicologia, ed esercitava la professione come libera professionista fuori dal quadrato.

Appassionata di manga, di viaggi, dei film di Tim Burton e degli sport da combattimento, e ricordata anche per il suo umorismo dark, Miriam si era attivata anche a livello sociale nel suo comune.

La famiglia, prima dei funerali, ha infatti richiesto al posto dei fiori delle donazioni per la LAV (Lega Anti Vivisezione) e Medici senza Frontiere.

Durante l’omelia, il vice-parroco Don Giulio l’ha ricordata con le seguenti parole:

“Era una ragazza forte, abituata al sacrificio e a combattere per lo sport che amava. Del resto era l’amore per il suo sport e le persone ad animare la vita di Miriam.”

Come reso noto dal suo ultimo maestro Massimo Diodati, Miriam desiderava anche aprire un corso per bambini, ma non poteva assicurare una presenza costante per via della sua passione per i viaggi.

Chi era Miriam Vivarini sul ring?

Miriam Vivarini è stata un’allieva di Maurizio D’Aloia attiva nella kickboxing (in particolar modo quella di tipo K-1), e si era allenata in palestre come la Fight Clubbing Gym e la Black MMAmba.

La sua carriera conta 26 incontri, 23 tra kickboxing e K-1 (con un record complessivo di 15-7-1) e 3 di boxe (con un record di 1-0-2). (Dettagli forniti da Fight Clubbing, ndr)

Alta 1,57 m e con un peso registrato di 56 kg, Miriam è stata, durante il suo periodo in amateur, un membro della nazionale italiana Fight1 guidata dal maestro Luca Della Rosa (della Fight Club World Firenze).

Nel 2013 ha vinto il torneo nazionale di K-1 targato Fight1 Rimini Wellness.

Il 2014 è stato sicuramente uno dei migliori anni della sua intera carriera, avendo conquistato i titoli di campionessa regionale, campionessa interregionale, campionessa italiana, campionessa mondiale ISKA e l’argento ai Campionati Europei Open.

I Campionati Mondiali di quell’anno in Spagna sono ancora ricordati per il grande successo dei nostri connazionali.

Furono ben 6 le medaglie d’oro archiviate in quell’occasione, vinte dalla già citata Miriam Vivarini (K-1), Gloria Peritore (Kickboxing), Ciro Ascione (Kickboxing), Alessio Podda (Full Contact), Luca Andreani (K-1) e Samuel Dubois (Light Contact).

A seguire, Miriam ha continuato ad affermarsi a livello nazionale e non solo anche come professionista: campionessa italiana nel 2015 e nel 2017 e finalista OKTAGON nel 2018.

Tra le avversarie con le quali ha condiviso il quadrato si ricordano principalmente nomi come Gloria Peritore, Chiara Vincis, Angela Aho, Marzia Vadalà, Sara Falchetti e Serena Gentile.

La sua carriera si è fermata bruscamente nel febbraio del 2019, quando morì il suo maestro Maurizio D’Aloia. Dopo una periodo di pausa, Miriam ha ripreso ad allenarsi sotto l’ala di Massimo Diodati, head coach del team Black MMAmba.

Quest’ultimo ha sempre mostrato supporto nei confronti di Miriam quando ha manifestato il desiderio di tornare a combattere, pur mostrando forti dubbi nella realizzazione per via del lungo periodo di inattività e dell’età.

Miriam Vivarini: il ricordo di un’amica e avversaria

Tra i vari match nella carriera di Miriam Vivarini si ricorda in particolar modo la semifinale del torneo di Muay Thai Time: Iron Fight contro Gloria Peritore andata in scena a Genova il 16 marzo del 2016.

A vincere via verdetto unanime fu la Peritore che, la sera stessa, batté anche Marzia Vadalà in finale per vincere il torneo Slam 4 sul limite dei pesi mosca.

Gloria, tramite un post pubblicato sui social media, ha ricordato con affetto l’amica e rivale Miriam Vivarini, ricordando proprio questa grande lotta di qualche anno fa.

“Grazie Miriam.

Per quella guerra sul ring a Genova, ma soprattutto per il tuo essere altruista, gentile, vera con me anche fuori dal ring.

Siamo passate dall’essere avversarie a sostenitrici dopo solo 5 minuti dal gong finale. Ricordo che mi portasti a braccetto a prendere l’oki (per tutti i calci che ci siamo tirate) perché avrei avuto la finale subito dopo il nostro match.

E tu inspiegabilmente sei rimasta con me, quando solo pochi minuti prima eravamo contro.

E io non me lo dimenticherò mai.

Una vera campionessa dentro e fuori, schietta e senza fronzoli.

Grazie per il tuo cuore grande, che nel nostro piccolo, mi hai sempre dimostrato. Spero di aver fatto lo stesso.

Che la terra ti sia lieve.”

In queste ultime parole, la redazione di The Shield Of Sports esprime le sue più sincere condoglianze ai familiari, amici e compagni di squadra di Miriam Vivarini, campionessa di kickboxing e di altruismo.

 

 

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