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Piloti MotoGP criticano la sicurezza della pista di Portimao

Piloti MotoGP criticano la sicurezza della pista di Portimao

I Piloti MotoGP, dopo la caduta di Pol Espargaro durante le FP2 hanno duramente criticato la sicurezza del circuito portoghese di Portimão.

Nella giornata odierna è iniziato ufficialmente il campionato mondiale di MotoGP, stagione 2023, sul circuito di Portimão per il Gran Premio del Portogallo.

Per la prima volta dal 2006 (fatta eccezione di un 2020 stravolto dalla pandemia ndr) il motomondiale scatterà in Europa, sul circuito dove si sono svolti gli ultimi test pre stagionali di due settimane fa.

Test che hanno portato tanti allarmismi sulla ghiaia del circuito dell’Algarve, ritenuta troppo pericolosa e che porta dei pesanti strascichi anche in questo weekend di gara.

 

Piloti MotoGP preoccupati sulla sicurezza del circuito di Portimão

Nonostante le raccomandazioni di Loris Capirossi, nella giornata odierna sono tornati all’attenzione di tutti, i problemi legati alla sicurezza del circuito di Portimão.

Durante le FP2 di questo pomeriggio, il pilota del team GasGas Tech3 Pol Espargaro, è stato protagonista di una brutta caduta che ha causato l’uscita della bandiera rossa.

Malgrado Pol Espargaro è rimasto cosciente, è stato trasportato nell’ospedale più vicini alla pista dell’Algarve a seguito delle ferite riportate (sospetto trauma toracico ndr).

Durante la caduta, la moto di Espargaro è rimbalzata addosso al pilota spagnolo e molti dei suoi colleghi hanno puntato il dito di nuovo contro la ghiaia.

I piloti MotoGP infatti hanno dichiarato in massa la loro preoccupazione riguardo alla ghiaia del circuito portoghese ritenuta ancora con granelli troppo grandi per garantire un elevato livello di sicurezza.

Livello di sicurezza criticato aspramente dai piloti MotoGP anche per la mancata presenza di barriere protettive presso la curva 10 (punto della caduta di Espargaro ndr).

“La prima bandiera rossa era ok, la seconda era possibile non averla perché senza questa ghiaia non vi era bisogno.

È stato un incidente pesante, ma non così tanto grande come è sembrato perché quando Pol è arrivato sulla ghiaia ha iniziato ad accelerare.

Penso che lì le barriere di protezione siano troppo piccole o addirittura che non ci siano. Sono quattro anni che chiediamo di cambiare la sicurezza di questa pista, perché la prima volta che siamo arrivati qui con la mia squadra ho mandato una foto della ghiaia a Franco Uncini perché era troppo grande.

Non era normale. L’anno scorso, quando ho portato la ghiaia al box dopo una caduta tutti ridevano di me per quello che avevo fatto.

E non è cambiato nulla, fino all’incidente di Di Giannantonio, che era già troppo tardi, perché dall’incidente di Martin nel 2021 era abbastanza facile capire che c’era un problema”.

Così ha esordito il campione del mondo in carica Francesco Bagnaia, seguito poi da tutti i piloti MotoGP.

Insomma una situazione molto delicata che potrebbe avere pesanti ripercussioni per le sessioni dei prossimi due giorni.