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Pol Espargaro parla del suo recupero dal crash di Portimao

Pol Espargaro parla del suo recupero dal crash di Portimao

Pol Espargaro, in una recente intervista ha parlato delle difficoltà che sta riscontrando dal terribile incidente avuto nelle FP di Portimão.

Il mondiale della MotoGP è attualmente all’interno della pausa estiva e, nonostante siano già stati disputati 8 dei 20 Gran Premi in programma, il pilota spagnolo del team GasGas Tech3 ancora deve correre la sua prima gara stagionale in quanto deve ancora recuperare dalla brutta caduta avuta nelle prove libere del GP del Portogallo.

In quell’incidente Pol Espargaro ha subito diverse fratture tra cui una alla vertebra dorsale, alla mandibola e una forte contusione polmonare, infortuni che lo hanno costretto saltare tutta la prima parte di stagione.

 

Pol Espargaro: “È stato difficile, non riconoscevo più il mio corpo”

Pol Espargaro, ancora convalescente dai vari infortuni subiti dal terribile incidente di Portimao è tornato a parlare del difficile recupero che sta affrontando per tornare in sella alla sua RC16 del team GasGas Tech3 (attualmente occupata da Jonas Folger ndr).

Dopo le prime dichiarazioni di qualche mese fa, il più giovane dei fratelli Espargaro ha ancora una volta affermato le diverse difficoltà che sta affrontando, soprattutto nel recupero di quasi 10 Kg di massa muscolare persi durante il suo periodo trascorso in ospedale:

“Il momento peggiore è stato che, quattro settimane dopo essere uscito dall’ospedale, avevo la bocca completamente chiusa.

Per quattro settimane non ho potuto mangiare, quindi bevevo solo zuppa e perdevo 2,5 chili a settimana. È una follia. Stavo perdendo due chili di muscoli, non di grasso, perché all’inizio dell’anno non avevo grasso.

È stata una brutta sensazione. Mi sono guardato allo specchio e non era il mio viso, né il mio corpo. Non riconoscevo il mio corpo e questo è stato difficile.

Questo tipo di infortuni sono gravi. Nell’ultimo mese non vedevo l’ora di tornare in moto.

Ma in ospedale, quando sei così grave e molte persone vengono a dirti cosa hai, e nella mia situazione con mia moglie e le mie due figlie, è dura.

“Ma alla fine, è quello che faccio. Ho corso per tutta la mia carriera, facendomi male, riprendendomi e ripartendo. E questo fa parte del mio lavoro e non vedo l’ora di tornare a guidare”.