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Il Tennis italiano fuori dai giochi a Tokyo 2020

Il Tennis italiano fuori dai giochi a Tokyo 2020

Il Tennis italiano maschile ha salutato Tokyo contro Danil Medvedev negli ottavi di finale e quello femminile ai quarti contro l’ucraina Svitolina.

Per quanto riguarda il russo si sta parlando del numero due del mondo, ma il ranking non fa che aumentare il rammarico per Fognini che comunque si è difeso bene e anzi all’inizio del terzo set ha avuto tre palle break. Purtroppo sprecate.

Quello femminile vedeva ancora in campo Camilla Giorgi, numero 58 al mondo e protagonista di un discreto torneo, fino all’eliminazione da parte dell’ucraina Elina Svitolina (6 al mondo e quarta testa di serie) che ha vinto in due set (6-4 6-4) in un’ora e 31 minuti.

Il Tennis italiano all’ Ariake Tennis Park

Il Tennis italiano aveva ancora un giocatore dentro ai Giochi, ma questo nell’afa umida dell’ Ariake Tennis Park (33-34 gradi durante le due ore e mezzo del match, iniziato alle 11) ha ceduto in tre set: 2-6, 6-3, 2-6. Primo set giocato praticamente tutto dalla linea di fondo, con Fognini che ci ha messo un po’ a entrare in partita e a calibrare le risposte col dritto. Secondo set più combattuto, l’italiano ha trovato anche qualche palla corta vincente e sul 3-3 i due si sono esibiti nello scambio migliore della partita.

Nel primo game dell’ultimo set, il grande rammarico per Fognini: tre palle break buttate. “Davvero un peccato, ce la potevo fare”, ha detto Fognini. “Ha girato male. Mi sentivo bene ma eravamo entrambi abbastanza scoppiati per il caldo che influisce oltre a livello fisico anche a livello mentale.

Il Tennis italiano fuori dai giochi a Tokyo 2020
Il Tennis italiano fuori dai giochi a Tokyo 2020

Non ti arriva ossigeno al cervello, lo stiamo dicendo dall’inizio del torneo. Io ci sono, mi manca solo un po’ di cattiveria in più ma a 34 anni giocare queste partite in questa maniera anche se le perdo posso continuare ancora per molto. Dipende solo da me. E posso andarne fiero”.

Il Tennis italiano femminile ha visto la Giorgi contro il suo peggior avversario

Il Tennis italiano femminile poteva risvegliare qualche interesse con il match Giorgi-Svitolina ma c’era più di una ragione per cui non essere troppo ottimisti. Pur avendo visto giocare benissimo Camila nei turni precedenti, Elina Svitolina era la peggior avversaria che potesse capitare a Camilla. Alla nostra azzurra non danno noia le donne che tirano forte, come Pliskova, ma quelle che tirano più piano – e lei nell’ intervista post match lo ha anche detto – che le danno palle da spingere più che da incontrare, palle spesso non uguali. Anche pallonetti a candela se necessario.

E sul 5-4 del primo set, servizio Svitolina e 0-15, Camilla ha steccato uno smash contro sole che forse le è costata la possibile rimonta. Non solo però: il problema che le dava la Svitolina consisteva anche nelle sue eccellenti capacità difensive e di recupero.

Mentre Pliskova sulla riga di fondocampo – che è lunga 8 metri e 23 – gioca straordinariamente bene e colpisce alla grande se la palla le cade nel raggio dei sei metri centrali (su per giù eh…), ma sull’ultimo degli otto metri a sinistra come a destra arriva male e sparacchia spesso fuori di metri senza sapersi difendere, Svitolina invece corre e recupera il recuperabile. Correndo sulla sua destra fa dei dritti con il taglio sotto che ricordano proprio le armi difensive del suo consorte Monfils.

Insomma, per quanto riguarda Tokyo 2020 il medagliere azzurro dovrà sperare nel contributo di altre discipline. Restano zero le medaglie tennistiche dopo quella primissima e unica conquistata dal Barone Hubert Louis de Morpurgo.

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