Valentino Rossi ammette di “non capire” perché i promotori della MotoGP, Dorna Sports, abbiano permesso a Marc Marquez di tornare in pista pochi giorni dopo l’intervento chirurgico al braccio rotto a Jerez l’anno scorso.
Marquez si è rotto l’omero destro in un incidente durante il Gran Premio di Spagna lo scorso luglio e ha subito un’operazione subito dopo, prima di essere autorizzato a correre il fine settimana successivo nel GP dell’Andalusia.
Ciò ha aggravato il suo infortunio che, alla fine, ha richiesto altre due operazioni nel corso dell’anno. A causa dell’infortunio e delle operazioni, il sei volte campione del mondo della MotoGP ha perso l’intera stagione.
In un’intervista al Corriere della Sera, Rossi ritiene che la Dorna abbia infranto le proprie regole. Queste regole erano state implementate per fermare i ritorni frettolosi dagli infortuni dopo il ritorno di Jorge Lorenzo ad Assen nel 2013, 48 ore dopo l’intervento chirurgico a una clavicola rotta.
Valentino Rossi: le sue dichiarazioni
“Il dottor Costa è stato pioniere, un luminare. Ha rivoluzionato cure e modi di recupero, riducendo i tempi dell’immobilità, ha indicato una via preziosissima. Poi, dopo quel rientro lampo di Lorenzo ad Assen nel 2013, per evitare rischi in eccesso, la Dorna ha fissato dei paletti. Con Marquez sono saltati tutti, di colpo, chissà come mai”.
L’ultima operazione di Marquez, a dicembre, probabilmente lo escluderà dalle gare di apertura del 2021, anche se la Honda deve ancora dichiarare ufficialmente un tempo di recupero.
Rossi crede che Marquez tornerà “forte come prima”, ma lo ha liquidato con un secco “non è il rivale più forte che abbia avuto” e ammette che è “impossibile perdonarlo” per gli eventi del 2015.
L’italiano crede ancora che Marquez abbia cospirato con Lorenzo per assicurarsi che Rossi perdesse il titolo 2015 (qualcosa per cui non è mai stata fornita alcuna prova ndr) che ha portato al loro famigerato scontro a Sepang.
“Mi dispiace che non possa guidare”, ha aggiunto Rossi. “Se guarirà, cosa che al momento non sa nessuno, nemmeno lui, tornerà forte come prima. Ma non è stato Marquez l’avversario più forte che ho incontrato”.
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