Sport Da Combattimento

Conor McGregor è veramente finito?

Il risultato del main event di UFC 257 ha suscitato tra fan, fighter e addetti ai lavori il dubbio attorno al valore attuale di Conor McGregor. Un incontro davvero molto particolare, dove nessuno pronosticava un esito simile ed in quel modo, con Conor che vince il primo round ma accusa i calci precisi di Dustin sul polpaccio, tanto dolorosi che lo costringeranno alle stampelle in conferenza stampa. Nel secondo round il piano di Dustin va a buon fine e infligge la prima sconfitta per KO al campione irlandese.

Le speculazioni sulla sconfitta di Conor McGregor

Molti attribuiscono la causa principale della sconfitta di “The Notorious” all’inattivitá, come anche menzionato da McGregor stesso all’intervista post match, ma francamente penso sia frutto di un mix di varie scelte prese dall’Irlandese in questi anni.

Una, citata dal suo acerrimo rivale Khabib Nurmagomedov, è il fatto che McGregor negli ultimi match ha svolto i camp negli USA, quest’ultimo in Portogallo, allenandosi non di certo con i migliori. Non che alla SBG in Irlanda ci fossero dei campioni del mondo, ma quell’ambiente si è sempre rivelato perfetto per Conor e poteva vantare comunque di atleti di un certo spessore come Gunnar Nelson.

Altro fattore non da sottovalutare è la vita sregolata che l’ex campione ha condotto negli ultimi anni. Lui stesso ha ammesso di aver avuto problemi con l’alcool. A livello fisico viene incolpato anche di essere “troppo grosso” e quindi lento, ma non so sinceramente quanto abbia influito questa trasformazione fisica.

Il fattore motivazionale è un altro aspetto da tenere assolutamente in considerazione. Conor McGregor, nonostante la giovane età, ha già fatto tutto quello che un fighter può fare. Una scalata pazzesca nei pesi piuma con la conquista del titolo contro l’allora numero uno pound-for-pound José Aldo; successivamente è diventato il primo uomo a detenere contemporaneamente due titoli UFC per poi fare una valanga di soldi non solo contro Floyd Mayweather nella boxe, ma anche contro Khabib Nurmagomedov nel suo ritorno in UFC del 2018.

“Notorious” può tornare nell’Olimpo delle MMA?

Insomma, una serie di fattori sono da considerare attorno a questa inaspettata sconfitta contro Dustin Poirier. La domanda che ora ci si pone è se sia veramente finito, almeno a questi livelli. Penso che tutto stia – come d’altronde ribadito da Conor stesso in conferenza stampa – su cosa scatterà nella sua mente nel prossimo periodo.

McGregor ha dichiarato in conferenza stampa che sono due le cose: o si ritira o torna più affamato. Ma, e ripeto ma, nel caso sarà convinto di essere più affamato (difficile visto tutti gli obiettivi raggiunti in carriera) dovrà sacrificare nuovamente gran parte del suo tempo, dedicandosi interamente allo sport che lo ha reso grande. Quindi compiere una serie di scelte che lo portano a incentrarsi totalmente nelle MMA: allenarsi con i migliori, no vizi, costruire bene il suo fisico, allenare la mente tornando ad avere fame e molto altro ancora.

Ce la può fare perché ha solo 32 anni, ha preso pochi colpi in carriera, ma sa meglio di tutti noi che se vuole tornare a vincere il titolo UFC, dovrà tornare a dedicare anima e corpo a questo sport prendendo le giuste decisioni.
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