Brad Keselowski, che da quest’anno è in gara con Roush-Fenway Racing in qualità di pilota e proprietario del team, ha avuto una Daytona 500 molto particolare.
Il nativo del Michigan è stato in testa per gran parte della corsa, poi andata ad Austin Cindric, ed è rimasto coinvolto in tre incidenti.
Brad Keselowski on the Receiving End of His NASCAR Peers’ Stinging Criticism After Erratic Daytona 500 Display https://t.co/GhL0D4cSZu
— EssentiallySports (@es_sportsnews) February 21, 2022
La Daytona 500 di Brad Keselowski: Tanti incidenti e molta sfortuna
L’ex numero due del Team Penske, ora in forze alla RFK Racing, team di cui è diventato proprietario con il suo approdo, è stato il pilota che ha guidato in testa più di tutti alla Daytona 500 2022, con sessantasette giri al comando, anche se si è dovuto accontentare del nono posto finale.
Molti piloti però, come Denny Hamlin e Ricky Stenhouse Jr, si sono lamentati del suo comportamento in pista. Il primo dei tre incidenti in cui è rimasto coinvolto è stato quello che ha completato lo Stage 1, quando Brad Keselowski ha spinto il rookie della Wood Racing Harrison Burton contro altre vetture, facendo cappottare l’auto numero ventuno in maniera pericolosa. Per fortuna, Burton è uscito illeso dall’incidente.
Il secondo crash che ha visto coinvolto colui che da quest’anno è alla guida del numero sei è avvenuto a sei giri dalla fine della gara, quando ha urtato sul posteriore di Ricky Stenhouse Jr mandandolo fuori pista, coinvolgendo anche il suo compagno di squadra Chris Buescher e portando alla Caution che avrebbe portato la gara all’Overtime, e infine ha concluso la sua gara sull’erba insieme con David Ragan e Michael McDowell dopo la bandiera a scacchi.
Per Keselowski è il miglior risultato dal 2014 alla Daytona 500, quando arrivò terzo, ma tra i piloti attivi la sua è la quinta striscia attiva di partecipazioni senza un trionfo, con tredici edizioni senza vittorie. All’inizio dell’anno, il vincitore della prima Duel Race di Daytona, che gli ha consentito di partire dal terzo posto nella gara di ieri, si era fissato tra i suoi obiettivi il trionfo alla Great American Race, anche se per quello dovrà ancora attendere.
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