Dylan Hazan ha subito la seconda sconfitta della sua carriera Sabato scorso a Newcastle nei preliminari di Cage Warriors 164 e, oggi, ha commentato l’accaduto.
Nel match che lo vedeva opposto allo svedese Amir Malekpour, subentrato in short notice a Stipe Brcic, il grande talento barese della scuderia Aurora MMA era apparso in preda a grande foga e non del tutto lucido, nel tentativo ostinato di mettere pressione e portare a terra un avversario che, invece, si difendeva in maniera molto composta.
La mancanza di copertura adeguata aveva permesso a Malekpour di mandare al tappeto il nostro portacolori con dei colpi d’incontro e, successivamente, di sottometterlo con una ghigliottina.
Dylan Hazan in un tunnel di sconforto?
Nel panorama delle MMA italiane, in molti osservatori ritenevano Dylan Hazan uno dei talenti più promettenti capaci di raggiungere i vertici mondiali.
Un record immacolato di 9-0 lo aveva portato, a Maggio, a contendere la cintura dei pesi gallo di Cage Warriors all‘irlandese Loughran ma, quella sconfitta, giunta per KO sembra aver incrinato qualcosa nella fiducia che l’Italiano ripone nei propri mezzi.
“6 mesi fa sono caduto in un brutto tunnel e non ne sono più uscito, è come se non riuscissi più a svegliarmi da questo incubo.” ha scritto Dylan Hazan in un lungo post su Instagram.
“La delusione e l’amarezza è tanta, non ero assolutamente io al match. Volevo scusarmi con il mio coach per la mia pessima prestazione, si sacrifica ogni giorno con me per realizzare il mio sogno.
E scusarmi con tutte quelle persone che mi hanno sempre sostenuto.
È un periodo difficile per me ma non mi spaventa.
Ne ho affrontati tanti di ostacoli nella mia vita e non mi sono mai arreso, non lo farò adesso.
La differenza tra chi vince e chi perde la fa la mentalità.
Questa esperienza mi ha fatto capire quanto io sia lontano dallo spingermi al massimo e che se si vuole eccellere bisogna essere disposti a tutto.
Qui comincia un nuovo cammino.”
Come era sembrato evidente, quindi, in occasione del match di Newcastle l’atteggiamento mentale non era stato quello corretto ma per il 29enne barese c’è tutto il tempo per riprendersi e ritrovare l’equilibrio necessario a far brillare di nuovo il suo grande talento.
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