Il GP d’Arabia Saudita di Formula 1 si disputerà comunque nonostante il bombardamento avvenuto oggi nei pressi del circuito di Jeddah, come stabilito dopo le riunioni di emergenza avvenute dopo l’attentato.
F1 chief Stefano Domenicali has told reporters that this weekend’s Saudi Arabian Grand Prix will go ahead as planned.pic.twitter.com/p1rXeYq15v
— Sky Sports F1 (@SkySportsF1) March 25, 2022
La Formula 1 non si ferma a Jeddah: Il GP d’Arabia Saudita andrà avanti
Dopo l’attacco a uno degli impianti petroliferi della Aramco, l’azienda di stato per gli idrocarburi, da parte degli Houtis yemeniti, le FP2 sono state spostate dopo una prima riunione d’emergenza tra piloti, team e FIA, rappresentata dal suo presidente, Mohammed Ben Sulayem, e dal CEO della Formula 1, Stefano Domenicali. Dopo la sessione, le parti si sono di nuovo riunite e hanno deciso di continuare nonostante quello che è successo poche ore prima.
“Le autorità locali ci hanno assicurato che l’evento continuerà come pianificato e resteremo a stretto contatto con loro e con le squadre per eventuali aggiornamenti“, così la Formula 1 ha informato della sua decisione tramite un comunicato dopo che hanno ricevuto la sicurezza di poter proseguire.
“Abbiamo avuto dei colloqui con la sicurezza locale, oltre che con team e piloti, e ci hanno informato che il circuito non era l’obiettivo dell’attacco“, ha detto Ben Sulayem alla fine del briefing.
Tutte le sessioni con i media per la giornata di oggi sono state cancellate in attesa di ulteriori aggiornamenti sulla situazione, dato che la Formula 1 e la FIA hanno voluto attendere conferme dal governo locale e dalle fonti prima di dare una decisione e di parlarne con i membri del Circus, informati successivamente della sicurezza che può dare l’Arabia Saudita in caso di ulteriori attacchi come quello di oggi.