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IIDEA pubblica il rapporto 2022 sui videogiochi in Italia

IIDEA pubblica il rapporto 2022 sui videogiochi in Italia

IIDEA, Italian Interactive Digital Entertainment Association, ha pubblicato uno studio sul rapporto degli italiani con i videogiochi per l’anno 2022.

Il 2022 è stato forse il primo anno di rinascita dei videogiochi dopo la riapertura delle aziende del settore nel 2021; nel 2020, a causa della pandemia da Covid-19, le varie industrie si erano fermate creando molti problemi ai bilanci delle società.

Anche per l’Italia il 2022 è stato un anno positivo per i videogiochi, nonostante alcuni numeri in netto contrasto con un panorama nazionale che sta comunque crescendo.

Il rapporto IIDEA sui videogiochi in Italia

Nel rapporto pubblicato da IIDEA sono usciti fuori dei risultati molto interessanti per i videogiochi in Italia; primo tra tutti, nel 2022 il volume d’affari è stato di 2,2 miliardi di €, una cifra tutto sommato accettare ma che ha fatto registrare un lievissimo calo (-1,2%) rispetto al 2021. A pesare sui conti il calo delle vendite dei software digitali (i vari Steam e Epic Store) mentre il formato fisico dei videogiochi torna a salire.

Ma a cosa giocano gli italiani? Sempre stando allo studio IIDEA, FIFA la fa da padrone sia con la versione 2022 che con quella 2021 ma anche videogiochi come Gran Turismo 7, F1 22, Nintendo Switch Sport e Elden Ring figurano in questa speciale classifica. Un punto di partenza importante per Electronics Arts che vede quindi il suo brand al top delle vendite in Italia.

Il profilo del videogiocatore italiano, stando allo studio IIDEA, è però molto particolare: l’età media è intorno ai 30 anni, per la maggioranza di sesso maschile (52%) e gioca molto spesso ai videogiochi per smartphone e tablet; se da una parte questi dati denotano come i dispositivi mobili siano sempre più parte integrante delle nostre vite, è altresì vero che le mancanze di console fisiche (PlayStation 5 e Xbox Series X|S) in seguito alla crisi delle materie prime ha portato i videogiocatori ad appassionarsi ai videogiochi per smartphone.

Tra i vari tipi di videogiocatori ci sono anche 3,5 milioni di persone nella fascia 45-64 anni, a dimostrazione che non esiste età giusta per smettere di giocare. I videogiocatori italiani giocano quindi molto ai videogiochi sportivi, strategici, d’avventura, quiz ma soprattutto GDR, sempre presenti tra le preferenze di uomini e donne.

Da un punto di vista degli sviluppatori, l’età media si sta decisamente abbassando: uno sviluppatore di videogiochi italiano ha in media 36 anni e lavora non più per una piccola start-up ma per una Piccola e Media Impresa (PMI), che ha fatturato di media il 30% in più nel 2022 rispetto alla anno precede. Numeri importanti che portano sì l’Italia un passo più avanti nell’industria videoludica, ma ancora non a livello delle grandi potenze economiche mondiali.

Se l’industria videoludica va così bene, di conseguenza anche i professionisti dell’eSport sono cresciuti; IIDEA ha calcolato che rispetto al 2022 i pro-player sono aumentati del 50%, portando quindi i pro-player italiani (da Ghirlanda a Click, support dei Macko Esports) ad essere sempre più apprezzati nel mondo degli eSports competitivi.

 

 

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