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Jake Paul ammette le difficoltà della Fighters Union

JJake Paul ammette la difficoltà della Fighters Union

Jake Paul aveva fatto della costituzione di una fighters union il suo cavallo di battaglia contro il trattamento iniquo che gli atleti ricevono nelle promotion.

In particolare nei confronti di Dana White, presidente della UFC, le critiche dell’ex YouTuber erano state feroci per i miseri compensi e l’assenza di qualsiasi tipo di contrattazione collettiva e assicurazioni che, invece, contraddistinguono altri sport professionistici americani.

Ieri, però, lo stesso Paul ha dovuto riconoscere che l’organizzazione dei fighter per la contrattazione collettiva è quasi impossibile.

Jake Paul abbandona il progetto Fighters Union?

Quando l’ex campione UFC Anderson Silva salì sul ring contro Jake Paul per un match di boxe, vinto dall’ex Youtuber, il patto tra i due comprendeva anche che la leggenda brasiliana avrebbe aiutato il Problem Child di Cleveland con il progetto Fighters Union.

Dopo mesi di lavoro, c’è molta frustrazione ma non sembra del tutto svanita la speranza.

Ci abbiamo lavorato senza sosta dietro le quinte“, ha detto Paul in un’intervista con MMAMania

“È veramente quasi impossibile venirne a capo. È molto difficile. Molto, molto difficile. Non ci arrenderemo per questo, ma ci vogliono molte persone, molte teste, molti soldi che stiamo raccogliendo, molto tempo, molta pianificazione.

“Sarà un progetto lungo di tre, quattro anni” ha continuato “Non succederà dall’oggi al domani.Ci stiamo lavorando e incrociamo le dita.

Sarebbe fantastico per il mondo degli sport da combattimento in generale e in qualche modo cambierebbe la storia per coloro che combattono che oggi vengono trattati in modo terribile e non hanno un’assicurazione sanitaria, sono sottopagati, l’elenco potrebbe continuare all’infinito.

Si spera che siano elementi che potremo cambiare nei prossimi anni”