Lando Norris, nonostante gli incredibili progressi ottenuti con i recenti aggiornamenti apportati alla McLaren, non si sente ancora appagato.
Il pilota britannico e il suo compagno di squadra, Oscar Piastri, sono stati protagonisti assieme alla loro scuderia di un notevole recupero a metà stagione. Per Norris è cominciato precisamente dal GP d’Austria, dove è riuscito ad ottenere il quarto posto, seguito dal secondo posto nel Regno Unito e in Ungheria e da un settimo posto in Belgio.
Nonostante i progressi e i risultati successivi a queste modifiche, Lando continua ad essere dell’idea che ciò non è abbastanza per farlo sentire a suo agio con la macchina, a detta sua ancora difficile da guidare e da padroneggiare.
Cosa manca alla McLaren secondo Lando Norris?
In una recente intervista, il giovane Lando Norris ha commentato i punti negativi presenti della McLaren MCL60 nonostante le modifiche di metà stagione.
“Non è solo il mio punto di vista: lo stesso vale più o meno anche per Oscar (Piastri).
Persino l’anno scorso, quando c’era Ricciardo, ci siamo trovati d’accordo su diverse cose riguardanti la macchina, giorno dopo giorno, weekend dopo weekend.
E’ difficile da spiegare. Devi saperla guidare in un certo modo, ma non è il modo in cui vorrei guidarla io. Sento che non si sia ancora adattata al mio stile di guida.
Vorrei saperla padroneggiare bene soprattutto a velocità minima, oppure quando devo fare le curve strette, e l’ultima cosa che riesco a fare bene è proprio una curva stretta.”
Lando Norris ha affermato che la macchina riesce ad andare bene soprattutto sui rettilinei, ma allo stesso tempo sente che non sia abbastanza veloce da poter tenere testa ai team rivali in vetta alle classifiche.
“Sono sempre stato bravo in alta velocità, lo stesso non si può dire a velocità minima. Sotto un punto di vista generale, parlando anche degli pneumatici, è come se volessero andare solo dritto.
E’ necessario migliorare la macchina soprattutto sotto questi aspetti. Migliore è la macchina, minore sarà lo sforzo degli pneumatici e di robe simili.”
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