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Mondiali Scherma 2023: Russia esclusa dalla competizione

Mondiali Scherma 2023: Russia esclusa dalla competizione

Ai Mondiali Scherma 2023 che si terranno a Milano nel mese di Giugno non saranno ammessi atleti russi e bielorussi in quanto a maggioranza militari.

La notizia dell’esclusione della Russia dai Mondiali Scherma 2023 scuote il mondo dello sport per l’ennesima volta. Il comitato organizzatore della manifestazione che si terrà a Milano nel mese di Giugno e che è presieduto dal Ministro per lo Sport Andrea Abodi ratificherà domani l’esclusione della nazionale sovietica.

L’esclusione della nazionale russa riguarderebbe l’affiliazione degli atleti a squadre legate all’esercito regolare che attualmente sta combattendo la guerra in Ucraina e che quindi aggirerebbero il paletto imposto dalla CIO per la qualificazioni a Parigi 2024.

La situazione della Russia in vista dei Mondiali Scherma 2023

Alcuni giorni fa, Thomas Bach (presidente del CIO) aveva incontrato il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni raccomandando di far partecipare gli atleti russi sia ai Mondiali Scherma 2023 che alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 come atleti neutrali, vale a dire senza bandiere ed inni nazionali, mettendo nell’equazione anche la Bielorussia che è da sempre legatissima alla Russia. La Fie, però, avrebbe condotto un’indagine attraverso un’agenzia svizzera che avrebbe denotato come molti (se non tutti) gli atleti russi siano effettivamente dei militari.

Schermidori come Yana Egorian, Olga Nikitina, Sofya Podzniakova, Sofya Valikaya, Kamil Ibragimov e Veniamin Reshetnikov, che hanno vinto molto nella loro carriera, sono infatti affiliati a squadre come Dinamo Mosca e CSKA Mosca, due società legate all’esercito regolare e quindi a tutti gli effetti dei militari a loro volta. Il rischio di infiltrazioni spionistiche all’interno dei Mondiali Scherma 2023 è quindi molto alto e pertanto la Fie ha deciso di non far partecipare gli atleti russi e bielorussi alla competizione, cosa che tra l’altro già accade per le gare di Coppa del Mondo; c’era comunque anche il rischio che Polonia ed Ucraina boicottassero la manifestazione, come già avevano annunciato.

Thomas Bach non ha però escluso che atleti russi e bielorussi, anche militari, possano partecipare ad altre discipline e quindi qualificarsi per le Olimpiadi di Parigi 2024, creando anche lì tensioni e dissapori da parte delle altre nazionali. Illgar Mammedov, presidente della Federazione Scherma Russa, ha così commentato: “La Fie ci ha mandato una lista di schermidori e schermitrici che potevano partecipare ai Mondiali Scherma 2023 ma tra di loro non c’è nessun nome conosciuto; ci hanno semplicemente detto che sono state seguite le raccomandazioni del CIO e niente di più.”

Mammedov ha poi espresso una personale opinione su quanto accaduto: “Non ci ha sorpreso la decisione, credo che l’intenzione di farci entrare in Italia era stata scartata a priori. Capisco che fosse necessario attenersi alle raccomandazioni del CIO ed è quello che abbiamo fatto, ma anche se i nostri atleti più forti fanno parte di società militari non tutti sono effettivamente militari; era chiaro fin dal principio che non avrebbero fatto entrare sia Russia che Bielorussia.” Anche il Ministro per lo Sport Andrea Abodi ha voluto dire la sua sulla intricata situazione a poco più di un mese dall’inizio dei Mondiali Scherma 2023.

Intervenuto ad un summit tra Ministri dello Sport svoltosi a Bruxelles, Abodi ha dichiarato: “Ogni paese europeo sta lavorando attivamente sull’accoglienza degli ucraini, facendo molto da un punto di vista del supporto economico e psicologico. Noi come Italia stiamo ospitando circa 327 tra atleti ed atlete ucraini che praticano 13 discipline sportive, segno che l’Italia abbia effettivamente fatto molto da questo punto di vista.”

Ciò che è chiaro è che non vedremo ne atleti provenienti dalla Russia ne dalla Bielorussia ai prossimi Mondiali Scherma 2023 anche e soprattutto per non minare i rapporti diplomatici sempre molto attivi sia con l’Ucraina che con gli altri stati membri dell’Unione Europea. Rimane da vedere se l’iniziativa della Fie sarà presa anche da altre federazioni come già fatto da UEFA e FIFA per il calcio che hanno escluso la Nazionale Russa ed i club della nazione stessa da ogni tipo di competizione.