Muhammad Ali ha messo i primi mattoni del suo mito proprio qui in Italia, alle Olimpiadi di Roma del 1960.
Tra il 30 agosto e il 5 settembre dello stesso anno, al Palazzetto dello Sport di Roma, il fu Cassius Clay affrontò rispettivamente Yvon Becaus, Gennady Shatkov, Tony Madigan e Zbigniew Pietrzykows.
Sconfiggendo quest’ultimo, l’allora 18enne del Kentucky vinse la medaglia d’oro dei mediomassimi e diede successivamente inizio alla sua leggendaria carriera nel pugilato professionistico.
Il ring olimpico dove Muhammad Ali combatté più di 60 anni fa è conservato all’interno dell’Audace Boxe Roma A.S.D. Sia il ring che la palestra però stanno attraversando un brutto momento, e hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile.
Muhammad Ali: appello per salvare il ring olimpico e l’Audace Boxe Roma
Noi di The Shield Of Sports ci siamo recati a Via Frangipane, nel Rione Monti, dove è situata attualmente la palestra della suddetta associazione.
Ad aprirci le porte è Gabriele Venturini, gestore della palestra, che ci ha spiegato la situazione attuale.
Nell’intervista, Venturini ci ha parlato dei debiti che si sono accumulati dall’inizio della pandemia e che hanno messo in ginocchio la palestra, tanto da spingerli a mettere all’asta il suddetto ring.
Come salvare la palestra e il ring
Come dei veri pugili, però, essi non hanno esitato a rialzarsi e a continuare a combattere. Pertanto è stata aperta sul web una raccolta fondi per salvare la palestra, la storia che essa stessa conserva e il cimelio dove ebbe inizio l’ascesa di Muhammad Ali.
Sono richiesti in totale €18,500, e mancano pochissimi giorni alla fine della raccolta fondi. Se anche voi volete dare una mano con una donazione, potete accedere al sito sportssupporter.it.
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