In seguito alla decisione del Tribunale Arbitrario Sportivo (TAS) di Losanna che a Dicembre aveva estromesso la Russia da ogni competizione mondiale per doping di stato, anche la FIA si è accodata alla decisione. A farne le spese Nikita Mazepin, unico pilota russo in F1, che correrà sotto la bandiera neutrale.
La situazione di Nikita Mazepin e della Russia
La decisione di escludere atleti russi per 2 anni di fatto dimezza la squalifica proposta dalla WADA (Agenzia Anti-Doping Mondiale) che aveva dapprima dato 4 anni di sospensione da qualsiasi competizione mondiale agli atleti russi. Così facendo, sia alle Olimpiadi che ai Mondiali di Calcio del 2022 non sarà visibile la bandiera russa.
La FIA ha avuto conferma che la sospensione degli atleti russi riguarda anche le corse automobilistiche, pertanto in tutte le competizioni targate FIA (F1, Formula E, WRC, WEC e WRX) i piloti russi non potranno usare bandiere, simboli o aggettivi che rimandano alla nazione. I piloti potranno però essere chiamati “atleta neutrale dalla Russia”, usare la sigla RAF (Russia Automobile Federation) ed i colori della bandiera Russa. Inoltre non si potrà sentire l’inno nazionale russo agli eventi della Federazione il che vuol dire anche al GP di Sochi non sentiremo l’inno nella cerimonia di apertura della gara.
Tuttavia questa decisione non coinvolge Robert Scwartzmann, pilota della Ferrari Junior Academy, che potrà correre con la bandiera russa in quanto la F2 non rientra nei Campionati FIA e nemmeno l’affluenza di pubblico al GP di Sochi nonostante il parere contrario della WADA in quanto una cancellazione della gara andrebbe in contrasto con il contratto firmato dagli organizzatori.