Il The Masters 2023 sarà, come da tradizione, il primo torneo maggiore della stagione del Golf americano, ma non sarà motivo di conflitti tra leghe.
Il dibattito tra PGA e LIV Golf sembra essersi momentaneamente calmato dopo le polemiche dell’ultimo anno e l’ostracismo riservato dall’organizzazione statunitense nei confronti di chi si unisce alla superlega araba, in quanto molti giocatori eleggibili hanno preferito cambiare sponda nel corso del tempo.
Secondo alcuni, il fatto di vedere un campione di LIV vincere ad Augusta darebbe un po’ di credibilità al circuito.
Nessuna polemica tra PGA e LIV Golf al The Masters 2023
Patrick Reed, golfista appartenente alla superlega araba, ha parlato di come poco importa, almeno secondo lui, il conflitto tra le due organizzazioni in vista del The Masters:
“I media ovviamente parleranno del dualismo tra LIV Golf e PGA Tour, ma è ovvio che nei tornei maggiori i giocatori, senza fare differenza, si sfidano tra loro. Per noi, per quanto mi riguarda, sarà il solito business”, ha dichiarato il campione della Giacca Verde nel 2018, che crede al fatto che la vittoria finale di un giocatore di LIV possa portare un pizzico di credibilità al circuito arabo.
Da più di un anno, la diatriba tra le due organizzazioni ha messo a soqquadro l’ambiente del Golf tra accuse, processi e spostamenti dei giocatori da una parte all’altra.
The PGA Tour vs. LIV Golf will be a topic of conversation at the Masters, but don’t expect too much drama between the two leagues, according to a pair of former champions. https://t.co/nkH3YQpVTx
— NESN (@NESN) March 29, 2023
