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Tony Stewart arrabbiato con il suo team NASCAR

Tony Stewart arrabbiato con il suo team NASCAR

Tony Stewart è arrabbiato con il suo team NASCAR, definendo “inaccettabili” le ultime stagioni del team Stewart-Haas nella Cup Series.

Intervistato ai microfoni di SiriusXM, il proprietario del team Stewart-Haas ha dato la sua visione sulle fallimentari stagioni 2022 e 2023. Il team, che ha vinto due NASCAR Cup Series nel 2011 e nel 2014, si trova in una situazione decisamente critica.

Le quattro vetture del team sono in declino costante dal 2021 e l’introduzione delle vetture Next Gen hanno solo peggiorato la situazione. La scorsa stagione, per la prima volta, il team non ha nemmeno vinto una gara.

L’unico pilota del team a raggiungere i playoff, grazie ai punti, è stato Kevin Harvick. Ma è stato eliminato al primo turno, arrivando ultimo tra i 16 partecipanti. Tutti i suoi compagni di squadra hanno chiuso addirittura fuori dalla TOP-20.

Tony Stewart: “Se continuiamo così, prenderò dei seri provvedimenti”

Tony Stewart si è lasciato andare ad uno sfogo, durante l’intervista, parlando sia del presente che del futuro del team. Ora che i due veterani del team, Harvick ed Aric Almirola se ne sono andati, rimangono Chase Briscoe, Josh Berry e Noah Gragson. E solo Briscoe ha una vittoria in Cup Series, mentre gli altri sono dei piloti che non hanno ancora dimostrato niente nel campionato.

Le pessime stagioni hanno portato anche lo sponsor principale del team, Smithfield, a recedere il contratto, assieme ad un altro sponsor remunerativo come Anheuser-Busch.

Questa situazione, drammatica per un team del calibro di Stewart-Haas, ha portato Tony Stewart ad affermare che: “Bisogna stare seduti lì, essere intelligenti e analizzare cosa sta succedendo (e) perché sta succedendo. Ma è nostro compito assicurarci che, se le cose non vanno bene, si facciano le giuste correzioni e si faccia la cosa giusta.”

Lo sfogo di Tony Stewart a SiriusXM è proseguito analizzando la situazione: “Tutti in fabbrica capiscono che quello che abbiamo fatto negli ultimi due anni non è più accettabile e non è lo standard a cui questa squadra è abituata. Abbiamo un sacco di striscioni appesi al soffitto che dimostrano che sappiamo fare le cose per bene. E abbiamo, soprattutto, due striscioni che dimostrano che sappiamo fare le cose per bene per un’intera stagione. Non è che non sappiamo farlo, è solo questione di metterlo insieme”.

Tony Stewart ha poi proseguito la dichiarazione, raccontando cosa ha detto ai suoi ragazzi prima della Busch Clash al L.A. Coliseum: “Questa nuova vettura, la Next Gen, è stata davvero una lotta per la nostra organizzazione e come ho detto ai ragazzi Ora tutto è davanti a noi. Non c’è nulla dietro di noi. Non c’è niente dietro di noi. Non è che si cerchi qualcuno che ti insegua. A mio parere, siamo sul fondo del barile e le nostre prestazioni sono già nel serbatoio.”

“Non abbiamo nulla, ma abbiamo tutto davanti a noi, quindi non guardatevi alle spalle e assicuratevi di capire che tutte queste persone nella stanza stanno lavorando per gli stessi motivi e che dovete coprirvi le spalle a vicenda. Credo che questo abbia risuonato con il nostro gruppo e che si sia reso conto che dobbiamo stare con i piedi per terra.”

Non è un problema di FORD, ma un problema di Stewart-Haas

Non è certo un problema di Ford, visto che il team RFK Racing ha vinto tre gare e il Team Penske ha conquistato il suo secondo titolo consecutivo nella Cup Series. Negli ultimi due anni, inoltre, il team di Tony Stewart è stato colpito da diverse penalità significative, che lo hanno fatto retrocedere.

Stewart ha anche chiarito che se le prestazioni in pista non miglioreranno, verranno apportate delle modifiche.

“Se non otteniamo i risultati che cerchiamo, inizieremo a fare dei cambiamenti importanti”, ha detto Stewart. “Tutti lo sanno. Tutti lo capiscono. Non significa che dobbiamo vincere otto o dieci gare in questa stagione, ma dobbiamo vedere l’ago della bilancia muoversi nella giusta direzione. Dobbiamo fare progressi”.

Tony Stewart ha poi chiuso l’intervista con SiriusXM guardando al futuro: “Non che non abbiano lavorato duramente in passato, ma dovranno trovare qualcosa o trovare persone che lo trovino, perché non siamo in grado di fare prestazioni di questo livello. Non è più accettabile”.