Haas respinge la richiesta di Uralkali di rimborsare i 13 milioni versati dallo sponsor russo , e chiede un ulteriore risarcimento di 8,6 milioni.
A causa del conflitto in Ucraina tra il paese guidato dal Zelenski e la Russia di Putin, il team statunitense, a pochi giorni dall’inizio del mondiale di Formula 1 2022 aveva rescisso il contratto con effetto immediato con il title sponsor russo Uralkali.
Subito dopo la rescissione del contratto tra le due parti, i responsabili di Uralkali, tra cui Dimirty Mazepin (padre dell’ex pilota Nikita) avevano fatto la richiesta al team americano di rimborsare i 13 milioni di dollari versati per lo sviluppo della VF-22.
“Poiché la maggior parte dei finanziamenti per la sponsorizzazione per la stagione 2022 è già stata trasferita ad Haas, ed in considerazione del fatto che la squadra ha concluso il contratto prima dell’inizio della stagione 2022, il team è venuto meno ad i suoi obblighi nei confronti di Uralkali e viene quindi chiesto il rimborso immediato delle somme versate alla scuderia”.
Haas: la risposta a Uralkali
Il team Haas, tramite un comunicato ha risposto all proprio ex title sponsor, dicendo di rifiutarsi a restituite i dollari versati, ma si è anche avvalso deldiritto a un risarcimento per la perdita di profitti.
“Secondo gli studiosi di diritto e la giurisprudenza, la parte che risolve l’accordo per violazione dell’altra parte non ha alcun obbligo di restituire a tale parte ciò che ha già ricevuto ai sensi dell’accordo.
La richiesta di Uralkali di ottenere il rimborso dell’importo versato di EUR 12.000.000 è quindi infondata e respinta“.
Al momento Uralkali ancora non ha risposto alle richieste del team di Formula 1, ma c’è una forte sensazione che la questione passerà in tribunale.