Rinus VeeKay (Ed Carpenter Racing) vince il GP d’Indianapolis, 5° prova del Campionato NTT IndyCar Series, davanti a Romain Grosjean (Dale Coyne Racing) e ad Alex Palou (Chip Ganassi Racing).
NTT IndyCar Series: il racconto del GP d’Indianapolis
Il GP d’Indianapolis della NTT IndyCar Series vedeva l’ex Haas in Formula 1 Romain Grosjean (Dale Coyne Racing) partire in pole-position, la sua prima in NTT IndyCar Series, e mantenere la posizione davanti a Jack Harvey (Meyer Shank Racing) e Josef Newgarden (Team Penske); dopo un contatto tra Simon Pagenaud (Team Penske) ed un’altra auto del Ed Carpenter Racing, Pato O’Ward (Arrow SP McLaren), Alexander Rossi (Andretti Autosport) ed il compagno di squadra di O’Ward Rosenqvist uscivano brevemente sull’erba senza però subire conseguenze peggiori.
Con le bandiere gialle sventolate, Scott Dixon, Pato O’Ward e Graham Rahal decidevano per una sosta ai box per cambiare le gomme Firestone mettendo una mescola più morbida; alla ripartenza dell’NTT IndyCar Series, Romain Grosjean partiva a tutto gas continuando a mantenere un certo vantaggio sul resto del gruppo con Colton Herta (Andretti Autosport) a chiudere la Top 7 della gara. Ed Jones, anche lui fermato per cambiare le gomme, riusciva poi a mettere insieme una serie di sorpassi passando in pochi giri al 6° posto mentre la davanti Grosjean si avvantaggiava sull’immediato inseguitore di 2 secondi.
Dal Giro 11 al Giro 16 avviene la girandola dei pit stop con Takuma Sato a rompere gli indugi e Pagenaud a chiudere la girandola mentre i primi 4 (Grosjean, Palou, Jones ed Hunter-Reay) comandano sul resto della classifica non essendosi ancora fermati. Harvey, che si era fermato al giro 15, si trovava alle spalle di Newgarden e sfruttando la mescola diverse delle gomme passava al 9° posto mentre Rinus VeeKay faceva lo stesso 2 giri più tardi. Grosjean, che pareva non volersi fermare, continuava a stare davanti al gruppo anche se il suo vantaggio su Palou scendeva a 4.6 secondi in quanto ha avuto difficoltà a doppiare Juan-Pablo Montoya.
Al giro 21 il compagno di squadra del francese Ed Jones si fermava mentre l’ex Formula 1 continuava a correre sulle stesse gomme aumentando di nuovo il vantaggio, dopo essersi fermato al giro 25 lasciava giocoforza la leadership della gara mentre nelle retrovie un Will Power in difficoltà scendeva al 15 ° posto dopo che Markus Ericsson lo sorpassava. Anche Palou si fermava insieme a Grosjean lasciando Harvey al comando con poco più di 2 secondi ma ecco che il pilota del Meyer Shank Racing aumentava poco alla volta la sua leadership fino ad arrivare a 3.6 secondi sul francese. Nel tentativo di recuperare sul leader e con i doppiaggi a farla da padrone, Grosjean si scontrava inavvertitamente con Takuma Sato pochi giri dopo perdendo ulteriore terreno.
Dopo essersi fermato al giro 43, Grosjean si trovava davanti a VeeKay ma non più con il vantaggio delle gomme, tanto che un giro dopo il pilota dell’Ed Carpenter Racing lo sorpassava e portava a 2.5 secondi il suo vantaggio in pochissimi giri; ricongiuntosi con Palou, la coppia cominciava a lanciarsi contro l’olandese nel tentativo di recuperare terreno, lo spagnolo perdeva però terreno dal francese e si portava a 1.5 secondi lasciando l’ex Formula 1 ad oltre 3 secondi ed in completa difficoltà con le gomme.
Negli ultimi 5 giri Grosjean si trovava ad oltre 8 secondi dal leader e non riusciva a recuperare in tempo, concludendo la gara a 4.9 secondi; dietro di lui Alex Palou a quasi 10 secondi dopo aver cercato in tutti i modi di fermare Josef Newgarden (4°) che è arrivato 3 secondi dopo. La Top 10 della NTT IndyCar Series è chiusa dalle Chip Ganassi Racing di Scott Dixon e Marcus Ericsson, mentre il Team Andretti Autosport porta la sola macchina di Alexander Rossi nella Top 10 al 7° posto.
NTT IndyCar Series 2021 – GP d’ Indianapolis – classifica finale (Top 10)
- Rinus VeeKay (Ed Carpenter Racing)
- Romain Grosjean (Dale Coyne Racing)
- Alex Palou (Chip Ganassi Racing)
- Josef Newgarden (Team Penske)
- Gragam Rahal (Rahal letterman Lanigan Racing)
- Simon Pagenaud (Team Penske)
- Alexander Rossi (Andretti Autosport)
- Scott McLaughlin (Team Penske)
- Scott Dixon (Chip Ganassi Racing)
- Marcus Ericsson (Chip Ganassi Racing)