Sam Schmidt, proprietario della Arrow McLaren SP, si dice convinto che la sua auto possa tranquillamente rivaleggiare con le auto del Chip Ganassi Racing, Team Penske e del Team Andretti Autosport alla vigilia dell‘NTT IndyCar Series, entrando nella ristretta cerchia dei “Big Four”.
Le dichiarazioni di Sam Schmidt
Nella sua prima stagione di full-timer, Patricio O’Ward è riuscito a portare la Arrow McLaren a vincere una pole position, 4 podi in stagione e la 4° posizione in Classifica Generale. Dato il fatto che lo stesso O’Ward è stato battuto una sola volta da uno dei Big Three, è lecito aspettarsi che il Team possa aggiungerci alla cerchia, almeno secondo Schmidt.
L’ex pilota ha dichiarato: “Non vogliamo rimpiazzare nessuno lì davanti, ma aggiungerci alla lotta quello possiamo farlo. Li vediamo lì davanti a noi, possiamo inserirci nella lotta anche perchè abbiamo dei piloti molto intelligenti che vogliono correre e vincere. Grazie all’aiuto di Zak Brown e di tutto il Team McLaren a Woking abbiamo l’obbligo di provarci. Per i nostri colleghi inglesi è stata dura: la scorsa stagione ci sono stati alcuni licenziamenti ma i 7 ingegneri addetti alla IndyCar Series sono rimasti, proprio quello che volevamo. Siamo messi bene non solo con l’auto, ma anche con il personale e con i pit-stop e tutto si deciderà dei piccoli errori che faremo.”
Riguardo ai pit-stop, sempre più importanti nelle IndyCar Series, Sam Schmidt ha aggiunto: “Abbiamo fatto molti miglioramenti nell’area dei pit-stop, non solo dal punto di vista degli uomini ma anche da un punto di vista degli equipaggiamenti. Nel 2017 e nel 2018 eravamo 2° come velocità nei pit-stop, nel 2019 eravamo i più veloci e questo aiuta tanto a vincere.”
Riguardo ai piloti per il 2021, ha dichiarato: “Siamo contenti di avere Juan Pablo Montoya per la Indianapolis 500 ma stiamo provando a farlo correre anche nell’Indianapolis Gran Prix, sarebbe una grande iniezione di fiducia per il Team. Porterà anche il suo ingegnere Craig Hampson che ci aiuterà tanto in un singolo week-end di gara, il che non è male per noi. Tra O’Ward e Rosenqvist non so chi emergerà davanti nell’arco della stagione; Patricio guida sempre al limite e fino ad oggi non ha fatto grandi errori, sa come gestire al meglio la macchina e so che farà bene anche quest’anno. Su Felix ho una grande fiducia, ha tantissima esperienza in molte discipline del motorsport, ha anche vinto su una IndyCar lo scorso anno…certo, lo ha fatto battendoci, ma lo perdoniamo. E’ un grande prospetto per questa stagione ed il suo aiuto ci aiuterà a migliorare sempre di più la macchina.”