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Stefano Domenicali commenta il mercato milionario della F1

Stefano Domenicali commenta il mercato milionario della F1

Stefano Domenicali, amministratore delegato della Formula 1, sostiene che le scuderie stanno rifiutando offerte di compravendita molto esose.

La massima competizione automobilistica mondiale sta vivendo un periodo di forte popolarità e boom economico, in contrasto rispetto al passato. Se prima un team poteva essere venduto per poche sterline, oggi vi sono in ballo in molti casi diversi miliardi di sterline.

Il recente picco di popolarità della F1 ha provocato la crescita della domanda di gare negli ultimi anni, mentre l’introduzione del budget cap ha condotto verso la stabilità finanziaria per i team. La mole di denaro che gira dietro gli affari dei vari imprenditori non sembra tuttavia placarsi.

Cosa ha dichiarato Stefano Domenicali sul mercato F1?

Stefano Domenicali è stato al centro della cronaca sportiva degli ultimi giorni per via delle sue dichiarazioni circa il crescente entusiasmo che ruota intorno alla F1. Egli ha affermato che il valore delle squadre è cresciuto a tal punto che gli attuali costruttori stanno rifiutando offerte che sarebbero state inimmaginabili solo pochi anni fa.

Nel podcast Beyond the Grid, il capo della F1 ha aggiunto: “Credo che nel mio ruolo, io debba considerare che lo sport può crescere solo se la maggioranza dei i team può crescere”. Stefano Domenicali è sempre molto attento ai bilanci e soprattutto alla regolarità dei processi amministrativi e normativi.

Attualmente l’Accordo Concorde, firmato dai team, dalla F1 e dalla FIA prevede una tassa anti-diluizione di 200 milioni di dollari per compensare la perdita di premi in denaro, una valutazione che Domenicali riteneva “irraggiungibile al momento della firma dell’accordo, vista la situazione precedente dei team che avevano lasciato lo sport.

In ultima istanza Stefano Domenicali ha aggiunto: “Questo è stato uno dei fondamenti di questo budget cap, al fine di dare una stabilità finanziaria credibile al valore delle franchigie dei team”. Il lavoro dell’ex ingegnere Ferrari, che vorrebbe anche dire addio alla prove libere, è davvero notevole e sta portando verso una nuova era di questa F1