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Storia degli sponsor più controversi apparsi sulle macchine di Formula 1

Storia degli sponsor più controversi apparsi sulle macchine di Formula 1

La Formula 1, uno degli sport più popolari al mondo, ha goduto, e gode, di enormi contratti di sponsorizzazione che hanno aiutato squadre e piloti a finanziarie le loro scuderie. A volte, però, abbiamo avuto sponsor più controversi che hanno suscitato grandi dibattiti. Vediamo quali.

Storia degli sponsor più controversi apparsi sulle macchine di Formula 1

La Formula 1 è uno sport estremamente popolare e, come tale, ha un giro di visibilità e di sponsor da milioni di dollari. Tra questi abbiamo avuto, e ancora abbiamo, negli anni, sponsor più o meno controversi che hanno toccato la sensibilità di alcuni e fatto storcere il naso ad altri.

Parliamo delle multinazionali del tabacco, ad esempio, o i migliori casinò ADM (ex AAMS), ancora oggi presenti, come per la scuderia Alfa Romeo che ha firmato un accordo con Stake, un casinò online che lavora sotto l’egida di Curacao.

I tanti appassionati di casinò sono soddisfatti nel rivedere una casa da gioco su una macchina da Formula 1, dopo anni di embargo internazionale, e proprio a coloro che amano giocare è bene ricordare la lista dei migliori casinò italiani visionabile su Truffa.net che può servire per avere maggiori informazioni possibili sulle migliori piattaforme presenti nel paese. Torniamo, però, a bomba sugli sponsor più controversi nella storia della Formula 1 iniziando proprio dai casinò.

Sponsor casinò nella Formula 1: quali i più famosi

Partiamo dalla notizia più recente: l’Alfa Romeo Sauber ha firmato, nel febbraio 2023, un accordo con Stake, un casinò online che ha licenza di Curacao. Una notizia interessante per due motivi: il ritorno di un casinò su una macchina da Formula 1 e le polemiche nate dopo che la presentazione dell’Alfa Romeo C43 è andata in onda sull’emittente svizzera SRF.

In Svizzera, così come in Italia causa Decreto Dignità, c’è il divieto di pubblicità, diretto e indiretto, per il gioco d’azzardo e questa sponsorizzazione ha creato un bel po’ di malcontento tra i vertici dell’emittente pubblica. In alcune gare, quindi, per ovviare al problema, il brand Stake è stato sostituito dal marchio Kick, la piattaforma livestream di gioco di proprietà di Stake.

Red Bull, l’anno precedente comunque, ha preso accordi con Pokerstars e anche PartyCasino e McLaren hanno siglato una sponsorship negli anni passati. Stessa sorte per Aristocrat Gaming, società di gioco che ha fatto da main sponsor per il GP di Miami quest’anno.

Scelta non casuale quella di Miami che, dopo anni di Nascar, ha trovato stimoli e interesse nella F1 diventando uno dei gran premi più seguiti al mondo.

Storia degli sponsor più controversi apparsi sulle macchine di Formula 1

Altri sponsor F1 criticati: tabacco e alcool su tutti

Gli sponsor legati all’industria del tabacco sono stati, per anni, main partner nella F1. Parliamo di team come Mclaren e Ferrari sponsorizzati da Marlboro, Benetton e Lotus marchiati Camel, la Williams legata alla Rothmans e altri. Man mano, però, che la consapevolezza dei danni del fumo cresceva, così è cresciuta anche la controversia intorno a questi sponsor.

Diversi paesi hanno iniziato a vietare la pubblicità del tabacco fino a quando non c’è stato il divieto totale nel 2007. Anche gli alcolici hanno avuto, negli anni, ruoli pubblicitari molto importanti nel mondo della F1. Parliamo di nomi come Heineken, Johnnie Walker, Martini e altri. Sono stati anch’essi vietati per non accostare alcool e guida viste le tante vittime per guida in stato di ebrezza.

Anche la bevanda energetica Rich Energy, sponsor principale del team Haas nel 2019, è stato al centro di polemiche non tanto per il prodotto in sé ma per alcune strane circostanze riguardanti l’azienda e il suo CEO William Storey. Alcuni contenziosi legali con la Red Bull, per il design del logo e altro, hanno contribuito, poi, a creare uno scenario poco piacevole che ha portato al divorzio della partnership nello stesso anno.

Altre polemiche hanno coinvolto anche la sponsorizzazione da parte di nazioni o entità statali. Tante discussioni, infatti, sono nate quando la Saudi Arabian Airlines è diventata sponsor del team Williams a causa delle questioni sui diritti umani che attanagliano la popolazione araba.

Polemiche che sono state avanzate giustamente da parte dei detrattori ma che non hanno, ovviamente, fermato la sponsorizzazione che era più che legittima.